La nuova Giornata internazionale dei fondali oceanici profondi richiama la responsabilità globale su un patrimonio comune ancora quasi sconosciuto, tra ricerca, tecnologie intelligenti e tutela della biodiversità marina -#DeepSeabedDay
Il 1° novembre 2025 segna la prima celebrazione ufficiale della Giornata Internazionale dei Fondali Oceanici Profondi, istituita per dare visibilità ad una dimensione della Terra spesso invisibile e al contempo strategica per la sostenibilità del pianeta: i fondali oceanici oltre la giurisdizione nazionale. La International Seabed Authority – ISA, organismo intergovernativo responsabile dell’area nota come “The Area”, ha annunciato ufficialmente il lancio di questa giornata con il richiamo alla tutela del patrimonio comune dell’umanità.
Perché una giornata dedicata al “deep seabed”
Secondo ISA, la nuova giornata intende sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che il suolo marino profondo — che copre più del 50% degli oceani e si trova a profondità variabili tra 200 e oltre 10 000 metri — rappresenta un bene comune da proteggere, non solo una risorsa da sfruttare. news.mongabay.com In Italia il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha pubblicato un comunicato che ufficializza la celebrazione della giornata in ambito nazionale. Mur.gov.it
Ricerca e “deep sea mining”: il progetto MININGIMPACT-3 e sfide future
Tra i progetti europei di rilievo va citato il MININGIMPACT‑3 dell’iniziativa JPI Oceans, che analizza gli impatti delle attività minerarie in acque profonde. jpi-oceans.eu Il progetto affronta la doppia sfida: da un lato la necessità di accesso a metalli e minerali critici per la transizione ecologica, dall’altro la salvaguardia degli ecosistemi marini profondi ancora poco conosciuti. Come rileva un recente studio, siamo riusciti a osservare meno dello 0,001% del fondale oceanico — un territorio che continua a rappresentare l’ultima frontiera del pianeta. TIME
Il ruolo tecnologico e scientifico nel contesto #DeepSeabedDay
La tecnologia gioca un ruolo chiave nella conoscenza e nella gestione dei fondali: sonar, veicoli autonomi, sensori, mappatura 3D, sistemi di monitoraggio continuo sono strumenti indispensabili. Il tema della giornata si inserisce in un’ottica più ampia di responsabilità: non è solo questione di esplorazione, ma di come l’innovazione possa servire la vita, la biodiversità e l’equità globale.
Come afferma l’ISA nel comunicato inaugurale:
“The International Day of the Deep Seabed invites us to build upon these visionary foundations and to look beyond our usual horizons to think — perhaps for the very first time — about a part of our planet that most will never see nor consider.” news.mongabay.com
Inclusione, giustizia e bene comune: prospettiva etica
L’istituzione della giornata richiama anche una dimensione etico-civile: i fondali oceanici appartengono all’umanità e ogni decisione che coinvolge la loro gestione, scoperta o utilizzo deve tener conto del principio di «bene comune». In questo senso la celebrazione va oltre la scienza e la tecnologia e propone un approccio che unisce ricerca, economia, sostenibilità ambientale e giustizia globale.
Il tema è particolarmente rilevante per i giovani, che ereditano un pianeta in trasformazione e al contempo ereditano la responsabilità di custodire territori invisibili ma vitali. L’hashtag #DeepSeabedDay può diventare strumento di sensibilizzazione e impegno, promuovendo iniziative di citizen science, educazione ambientale e dialogo interdisciplinare.
Quali linee d’azione per il futuro ?
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Promuovere la conoscenza: bisogna investire in esplorazione e ricerca dei fondali per colmare il divario di conoscenza e ridurre l’incertezza sulle conseguenze ambientali.
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Applicare il principio di precauzione: prima di interventi minerari commerciali su vasta scala, è essenziale valutare gli impatti, coinvolgere le comunità e prevedere meccanismi di condivisione equa dei benefici.
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Integrare la governance globale: I fondali oceanici profondi sono al di fuori della giurisdizione nazionale, pertanto richiedono un impegno multilaterale coordinato e trasparente.
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Educare e coinvolgere i giovani: in ambito accademico e sociale, favorire l’interdisciplinarità tra oceano, tecnologia, etica e comunicazione. Progetti come MININGIMPACT-3 e azioni di informazione pubblica possono diventare laboratori di cittadinanza globale.
Conclusione
La celebrazione della Giornata Internazionale dei Fondali Oceanici Profondi 2025 è un momento fondamentale. Non solo per alzare l’asticella della sensibilità ambientale, ma per affermare che conoscenza, tecnologia e giustizia sociale devono camminare insieme. Che si tratti di mappature sottomarine o di algoritmi di analisi dati, l’obiettivo non è il controllo del fondale ma la sua cura e il suo rispetto. Un pianeta sano include anche ciò che è nascosto alla vista, e in questo “invisibile” si gioca una delle partite più decisive per il nostro futuro.