Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Religione

Comunità, studio e missione, l’invito di Leone XIV al Pontificio Collegio Portoghese

Papa Leone XIV Pontificio Collegio Portoghese

Nel 125mo anniversario della fondazione, Papa Leone XIV richiama studenti e sacerdoti a vivere la formazione come comunione, costruire comunità, e prepararsi al servizio della Chiesa.

Il Pontefice rilancia il valore della formazione universale a Roma

Il 20 ottobre 2025 Papa Leone XIV ha incontrato la comunità del Pontificio Collegio Portoghese in occasione del 125° anniversario della sua fondazione. Nel suo discorso il Pontefice ha ripercorso le radici storiche di questa istituzione, ricordandone il significato e sottolineando il valore della formazione, della vita comunitaria e della missione ecclesiale. Le sue parole hanno rappresentato un forte incoraggiamento non solo per studenti e sacerdoti portoghesi a Roma, ma per l’intera Chiesa.

Le radici di una storia

Il Papa ha voluto ricordare che il Collegio nacque dalla volontà di Leone XIII, che comprese quanto fosse importante offrire una formazione di respiro universale al clero portoghese. Lo fece raccogliendo le istanze dei vescovi che desideravano garantire ai loro sacerdoti un luogo di crescita culturale e spirituale in stretto contatto con la Chiesa di Roma. Questa eredità, a distanza di oltre un secolo, diventa oggi una responsabilità che impegna la nuova generazione di studenti e docenti: custodire il dono ricevuto e trasmetterlo alle future generazioni.

Studio e ascolto come vie di comunione

Uno dei passaggi centrali del discorso è stato il richiamo all’arte dell’ascolto. Essere a Roma, ha sottolineato il Pontefice, significa esercitarsi costantemente ad ascoltare l’altro, le sue culture e le sue esperienze, per costruire comunione. Lo studio accademico non è solo un accumulo di nozioni, ma diventa esercizio di apertura al mondo, occasione di dialogo tra le diverse Chiese locali e opportunità per maturare una visione universale. In questa prospettiva, la formazione a Roma non riguarda solo il sapere teologico, ma tocca lo stile di vita ecclesiale, fatto di fraternità, collaborazione e corresponsabilità.

L’universalità della Chiesa

Leone XIV ha posto particolare enfasi sul carattere universale della Chiesa. La vita comunitaria del Collegio, composta da persone provenienti da realtà e culture differenti, diventa una palestra di fraternità universale. Condividere le proprie tradizioni, la ricchezza delle Chiese di origine e le esperienze pastorali già vissute permette di arricchirsi reciprocamente e di prepararsi meglio al servizio futuro. La Chiesa, ha ricordato il Papa, è una sola famiglia che si alimenta della varietà dei suoi membri e che vive la diversità come dono, non come ostacolo.

Il Cuore di Cristo e la misericordia

Il Collegio è consacrato al Sacro Cuore di Gesù, e questo dato non è soltanto simbolico. Per il Pontefice il riferimento al Cuore di Cristo significa porre al centro della formazione la scuola della misericordia. Ogni studente, ogni sacerdote, ogni religioso è chiamato ad avere un cuore simile a quello di Cristo: appassionato per la Chiesa, capace di compassione, attento alle fragilità. La vera missione nasce dal contatto con la misericordia di Dio, ascoltata e vissuta, e non può ridursi a un compito formale o burocratico. La missione autentica è sempre frutto di un cuore toccato dall’amore divino.

Il richiamo alla vita comunitaria

Un altro punto fondamentale del discorso è stato il richiamo alla vita comunitaria. Il Papa ha invitato i presenti a costruire non solo una residenza comune, ma una vera e propria “casa”, dove ciascuno possa sentirsi accolto e parte di una famiglia. La Chiesa stessa è famiglia, e il Collegio deve rispecchiarne lo spirito. Le relazioni quotidiane, la condivisione fraterna, l’amicizia e la collaborazione sono parte integrante del cammino formativo, non un semplice contorno. In un tempo in cui solitudine e individualismo sembrano dominare, la testimonianza di una comunità che vive come casa diventa un messaggio eloquente.

Una memoria che diventa responsabilità

Il Papa ha ricordato che durante la seconda guerra mondiale il Collegio fu “Casa di Vita”, accogliendo ebrei perseguitati. Questo episodio storico non è solo un ricordo commovente, ma diventa una chiamata alla responsabilità. La fedeltà al Vangelo si misura anche nella capacità di offrire rifugio, solidarietà e protezione ai più deboli. La memoria di quel tempo diventa per gli studenti di oggi un invito a essere custodi della vita, della giustizia e della dignità umana in ogni contesto.

La presenza delle religiose e la testimonianza quotidiana

Nel suo discorso Papa Leone XIV ha voluto ringraziare le religiose che con la loro presenza e la loro preghiera sostengono quotidianamente la vita del Collegio. La loro testimonianza discreta e fedele è parte integrante della comunità, e mostra come il carisma della vita consacrata arricchisca la formazione dei futuri sacerdoti e operatori pastorali. La vita comunitaria si costruisce anche grazie a queste presenze silenziose che testimoniano la forza dell’amore gratuito e della dedizione.

Preghiera e missione

Il Pontefice ha richiamato l’importanza della preghiera, che non deve mai essere trascurata. In particolare ha ricordato il valore del Rosario, invocando la protezione della Madonna di Fatima sulla comunità del Collegio e su tutta la Chiesa. Lo studio e la vita comunitaria, senza la radice della preghiera, rischiano di diventare sterili. La missione, invece, nasce dalla contemplazione e dalla relazione con Dio: solo così il servizio diventa autentica testimonianza di fede.

Un messaggio per la Chiesa di oggi

Il discorso del Papa va oltre la celebrazione di un anniversario. È un messaggio che parla alla Chiesa intera, in un tempo in cui c’è bisogno di comunità autentiche, di formazione integrale e di cuori aperti alla misericordia. Il Pontificio Collegio Portoghese, con la sua storia e con la sua missione, diventa simbolo di ciò che la Chiesa è chiamata a essere: una casa che accoglie, una comunità che forma, una famiglia che invia.

Papa Leone XIV, incontrando la comunità del Collegio, ha consegnato tre parole chiave che possono guidare il cammino ecclesiale: comunità, ascolto e misericordia. La comunità come casa che unisce; l’ascolto come esercizio di comunione e dialogo; la misericordia come fonte della missione. In questo intreccio si trova la vera forza della Chiesa, capace di rinnovarsi e di annunciare il Vangelo in ogni tempo e luogo.

Immagine, elaborazione artistica con IA.

Comments

comments