Giorgia Meloni e Re Abdullah : cooperazione internazionale e Piano Mattei al centro del summit di Roma
Il 15 ottobre 2025 si è tenuta a Roma la riunione del Processo di Aqaba, co-presieduta da Giorgia Meloni e dal Re di Giordania Abdullah II. Al centro dei lavori, strategie comuni per contrastare terrorismo ed estremismo violento in Africa occidentale, con un focus sul Piano Mattei.
Un summit per la stabilità dell’Africa occidentale
Mercoledì 15 ottobre 2025 si è svolta a Roma la riunione del Processo di Aqaba, piattaforma di cooperazione internazionale promossa dal Regno di Giordania e divenuta punto di riferimento per il contrasto al terrorismo globale. L’incontro è stato co-presieduto dal Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e da Re Abdullah II di Giordania, con la partecipazione di oltre trenta delegazioni.
Tra i leader presenti figuravano i Presidenti di Ciad, Nigeria, Paraguay e Sierra Leone, il Presidente del Consiglio del Togo, il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Algeria, oltre a numerose delegazioni ministeriali e inviati speciali. La presenza di esperti internazionali ha arricchito il confronto con analisi tecniche e operative.
Le sfide globali del terrorismo e dell’estremismo violento
Il dibattito si è concentrato sulla necessità di contrastare i fenomeni del terrorismo e dell’estremismo violento in Africa occidentale, area particolarmente colpita da insicurezza e instabilità politica. Le discussioni hanno messo in evidenza l’urgenza di bloccare i canali di finanziamento del terrorismo, spesso intrecciati con la criminalità organizzata transnazionale.
Tra le principali minacce analizzate vi sono il traffico di droga, armi ed esseri umani, che alimentano le reti terroristiche e destabilizzano interi Paesi. La cooperazione internazionale è stata indicata come elemento imprescindibile per interrompere questi flussi e rafforzare le capacità di risposta dei governi locali.
L’approccio del Piano Mattei
Un punto centrale dell’intervento della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stato il riferimento al Piano Mattei per l’Africa, concepito come nuovo paradigma delle relazioni tra Italia, Europa e continente africano.
L’obiettivo è affrontare le cause profonde del terrorismo e dell’instabilità: povertà, disuguaglianze, assenza di opportunità di lavoro e marginalizzazione dei giovani. Attraverso investimenti mirati sul capitale umano, istruzione, sanità e sviluppo sostenibile, il Piano Mattei intende costruire alternative concrete al reclutamento terroristico e favorire una crescita inclusiva.
L’esperienza italiana nel contrasto a terrorismo e mafie
Durante la riunione, Meloni ha illustrato l’esperienza italiana nella lotta non solo al terrorismo, ma anche alle mafie e ai trafficanti internazionali. L’Italia ha condiviso modelli di cooperazione giudiziaria, intelligence e polizia che hanno permesso, negli anni, di colpire duramente le reti criminali organizzate.
Questa prospettiva integrata è stata indicata come possibile modello anche per i Paesi africani, dove terrorismo e criminalità spesso si sovrappongono e si sostengono reciprocamente.
Incontri bilaterali a margine del summit
Oltre alla sessione plenaria, la giornata è stata segnata da una serie di incontri bilaterali tra Meloni e i leader presenti. La Presidente del Consiglio ha avuto colloqui con:
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Re Abdullah II di Giordania, con cui ha ribadito la solidità della collaborazione strategica tra Italia e Giordania.
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Il Presidente Bola Tinubu della Nigeria, per rafforzare i progetti comuni nel settore energetico e infrastrutturale.
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Il Presidente Mahamat Idriss Déby Itno del Ciad, con focus su sicurezza regionale e lotta al terrorismo jihadista.
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Il Presidente Julius Maada Bio della Sierra Leone, per promuovere cooperazione economica e culturale.
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Il Presidente Faure Gnassingbé del Togo, con cui è stato discusso il ruolo del Paese nella stabilità dell’Africa occidentale.
Rafforzare la sicurezza globale
La riunione del Processo di Aqaba del 2025 ha confermato la volontà comune di rafforzare la sicurezza globale attraverso un approccio multilaterale. La leadership congiunta di Italia e Giordania ha evidenziato l’importanza di unire risorse, esperienze e strategie per affrontare sfide complesse come terrorismo ed estremismo violento.
Per l’Italia, il summit rappresenta anche un’opportunità di consolidare il ruolo centrale del Piano Mattei come strumento di cooperazione innovativa con l’Africa, capace di coniugare sicurezza, sviluppo economico e stabilità sociale.