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Giorgia Meloni : lotta all’evasione fiscale, nel 2024 recuperati 33,4 miliardi, record storico

presidente Giorgia Meloni G7 06.09.2024

La lotta del Governo all’evasione fiscale : il presidente del Consiglio Meloni rivendica il record

Nel video pubblicato martedì 10 giugno 2025 sul proprio profilo X – Twitter, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato un nuovo traguardo per il governo italiano nella lotta all’evasione fiscale: nel 2024 sarebbero stati recuperati 33,4 miliardi di euro, un risultato che la premier definisce «i migliori della storia» per il nostro Paese.

Meloni ha ribadito la linea del governo, secondo cui non c’è spazio per i “furbetti” e che chi evade non può più contare sull’impunità. Allo stesso tempo, ha affermato che l’obiettivo resta quello di aiutare chi “paga tutto fino all’ultimo centesimo” e che le riforme fiscali introdotte mirano anche a ridurre la pressione fiscale sul ceto medio e sulle famiglie.

I numeri: 33,4 miliardi recuperati nel 2024

Secondo i dati diffusi dal governo e confermati dalla Ragioneria generale dello Stato e dall’Agenzia delle Entrate, nel 2024 sono stati recuperati:

  • 26,3 miliardi di euro da attività di accertamento, riscossione e compliance.

  • 7,1 miliardi di euro derivanti da entrate connesse a tributi locali e contributi previdenziali.

Si tratta di una cifra record, mai raggiunta in precedenza, che supera il già alto valore del 2023 (31 miliardi) e conferma una tendenza in crescita iniziata nel periodo post-pandemico.

Le misure messe in campo

Nel suo intervento video, Giorgia Meloni ha ricordato che il governo ha adottato misure fiscali mirate e strumenti di controllo più efficaci, tra cui:

  • La riforma dell’IRPEF, che ha ridotto da quattro a tre gli scaglioni fiscali.

  • Il potenziamento delle dichiarazioni precompilate, estese anche alle partite IVA.

  • Il rafforzamento dei controlli sulle partite IVA “apri e chiudi”, con oltre 6.000 chiusure nel 2024.

  • L’introduzione e la diffusione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA).

  • Il contrasto al riciclaggio e alle frodi fiscali tramite strumenti digitali incrociati.

Meloni ha sottolineato come l’efficienza della macchina fiscale non sia in contrasto con la tutela di chi lavora onestamente, ma al contrario sia funzionale a una maggiore equità nel sistema tributario.

Le critiche: il ruolo dei condoni fiscali

Tuttavia, l’annuncio non è stato privo di polemiche. Alcuni analisti e fonti giornalistiche, come Il Fatto Quotidiano e Pagella Politica, hanno evidenziato che una parte consistente del gettito recuperato nel 2024 deriva da misure straordinarie, come condoni, sanatorie e definizioni agevolate introdotte negli anni precedenti, e non da un’effettiva riduzione strutturale dell’evasione.

In particolare:

  • Pagella Politica ha sottolineato che il dato di 33,4 miliardi «è corretto», ma non può essere attribuito interamente all’attuale esecutivo, poiché parte dei meccanismi di recupero erano già attivi sotto i governi precedenti.

  • Il Fatto Quotidiano ha criticato la narrazione trionfalistica, parlando di un uso «strumentale» dei numeri e di un equilibrio fragile tra repressione dell’evasione e favori fiscali occasionali.

Le partite IVA restano in difficoltà

Altro punto sollevato dalle analisi è la persistente inaffidabilità di una parte del sistema fiscale italiano: secondo i dati più recenti, oltre il 55% delle partite IVA continua a risultare “non affidabile” secondo gli indici ISA. Un dato che suggerisce una fiducia ancora parziale nei confronti del fisco e una vulnerabilità del tessuto produttivo minore, nonostante gli sforzi dichiarati.

Conclusioni: numeri solidi, ma la sfida continua

Il video di Giorgia Meloni è chiaramente un messaggio politico forte, con cui la premier intende marcare una differenza rispetto alle precedenti gestioni fiscali, mostrando rigore ed efficacia. Tuttavia, la realtà appare più complessa: sebbene il recupero di 33,4 miliardi sia un risultato concreto, la sua natura composita e in parte straordinaria invita alla cautela nelle interpretazioni.

La lotta all’evasione fiscale, storicamente problematica in Italia, richiede continuità, strumenti innovativi, cooperazione tra amministrazioni e semplificazioni reali per cittadini e imprese. Il 2024 segna senza dubbio un picco importante, ma il vero successo sarà consolidarlo nei prossimi anni, trasformando una stagione di recuperi straordinari in una normalità fiscale più equa e trasparente.

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