Il Vertice Italia-Asia Centrale si è tenuto ad Astana il 30 maggio 2025. Giorgia Meloni : Costruiamo insieme nuove rotte di dialogo e sviluppo. Più cooperazione strategica con l’Asia Centrale.
Astana, sabato 31 maggio 2025 – Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha compiuto la sua prima visita ufficiale nella Repubblica del Kazakhstan partecipando al Vertice Italia-Asia Centrale, tenutosi venerdì 30 maggio ad Astana. Un’occasione di rilievo per rafforzare la cooperazione tra l’Italia e i cinque Paesi dell’area: Kazakhstan, Uzbekistan, Turkmenistan, Tagikistan e Kirghizistan.
L’iniziativa si è aperta con la partecipazione della Premier italiana all’Astana International Forum, seguita da incontri bilaterali con i presidenti delle Repubbliche centroasiatiche, tra cui Qasym-Jomart Kemeluly Toqaev (Kazakhstan), Serdar Berdimuhamedov (Turkmenistan), Emomalī Rahmon (Tagikistan), Sadyr Japarov (Kirghizistan), e un riferimento particolare al Presidente Shavkat Mirziyoyev dell’Uzbekistan, visitato recentemente da Meloni.
Nel suo intervento ufficiale, Giorgia Meloni ha esordito ringraziando il Presidente Toqaev e il governo kazako: “Sono molto felice di essere qui oggi ad Astana e di partecipare a questo importante evento di confronto e dialogo promosso dal Presidente Toqaev e dal Governo kazako”, ha dichiarato.
Una visita “di sostanza” e non di protocollo
Il presidente Meloni ha sottolineato che la visita non è solo formale, ma strategica: “Visita che non considero solo di protocollo, ma di sostanza. Intendiamo suggellare l’amicizia che unisce le nostre Nazioni con fatti concreti”, ha affermato, richiamando la collaborazione in settori fondamentali come energia, sicurezza, clima, materie prime critiche, e infrastrutture fisiche e digitali.
Ha inoltre ribadito che l’Italia ha avuto un ruolo pionieristico nei rapporti con l’Asia Centrale: “L’Italia è stata la prima Nazione dell’Unione europea ad aver deciso di investire sulle relazioni con l’Asia centrale […]. Abbiamo indicato la strada, e il nostro esempio è stato da apripista.”
Un legame storico e simbolico : Marco Polo e la via eurasiatica
Nel suo discorso, Giorgia Meloni ha richiamato anche Marco Polo come simbolo della vocazione italiana al dialogo interculturale e al coraggio esplorativo: “Un’eredità che abbiamo ricevuto da uno degli italiani più famosi della storia, Marco Polo, che secoli fa ha attraversato queste terre […]. Non c’è un simbolo migliore per descrivere ciò che celebriamo oggi: cooperazione, visione, responsabilità.”
Ha poi citato Halford Mackinder, teorico della geopolitica moderna, per sottolineare il peso strategico della regione centroasiatica: “L’Asia Centrale rappresenta uno dei ‘perni’ attorno ai quali ruota il destino del mondo”, ha ricordato, sostenendo che la regione è sempre stata “cerniera tra due continenti”.
Dall’energia alle infrastrutture: le aree di cooperazione
Il Presidente del Consiglio ha indicato le infrastrutture energetiche e digitali come priorità comuni, facendo riferimento al progetto del Middle Corridor “Crediamo fortemente nel potenziamento di questo progetto, che […] può dare un contributo significativo alla sicurezza e alla stabilità delle catene di approvvigionamento”, ha affermato.
Un altro settore chiave è quello climatico e ambientale, con menzione al Mare d’Aral e all’uso del Fondo Italiano per il Clima: “Ci piacerebbe utilizzare ancora di più questo strumento per rafforzare ulteriori progetti comuni.”
Non è mancato un riferimento alla lotta al terrorismo e al crimine organizzato, tema essenziale per la sicurezza e la stabilità regionale: “Dobbiamo continuare ad unire gli sforzi anche per combattere il terrorismo e per smantellare le organizzazioni criminali transnazionali.”
Un’epoca nuova, con nuovi schemi
In chiusura, Giorgia Meloni ha sottolineato la necessità di affrontare le trasformazioni globali con visione e coraggio: “I blocchi omogenei di un tempo non esistono più […]. Il presente ci sfida, e mette ognuno di noi alla prova. […] Possiamo rifugiarci nelle sicurezze ormai svanite del passato, oppure possiamo tentare di guardare oltre.”
“Io non ho dubbi, e so che non sarò sola in questo cammino”, ha concluso tra gli applausi, riaffermando la volontà italiana di essere protagonista nei nuovi equilibri geopolitici globali.