Tutte le informazioni su Rivo e sul ticket d’accesso a Venezia nel 2025.
Quando si paga, quanto costa, chi è esente, come ottenere il QR code e come usare il portale Rivo. Indicazioni utili anche per chi cerca biglietto o ticket per entrare nel centro storico.
Dal 2024 la città di Venezia ha introdotto un sistema di contributo d’accesso per i visitatori giornalieri, volto a regolare i flussi turistici e tutelare il patrimonio storico e ambientale della città. Questo sistema, sperimentato inizialmente in alcune giornate dell’anno, è stato strutturato con maggiore precisione nel 2025 grazie a una piattaforma digitale chiamata Rivo, concepita per semplificare le operazioni di registrazione, pagamento o richiesta di esenzione. Il Comune ha anche realizzato un video informativo ufficiale per spiegare in modo chiaro le nuove modalità di accesso alla città storica.
Cos’è il portale Rivo e a cosa serve
Rivo è il nome del portale ufficiale (raggiungibile su https://cda.ve.it) creato dal Comune di Venezia per gestire il contributo d’accesso. Il nome “Rivo” gioca con il termine dialettale veneziano “arrivo”, richiamando l’idea dell’arrivo in città. In senso più ampio, Rivo è anche la mascotte digitale e guida virtuale pensata per accompagnare i visitatori nel processo di registrazione, offrendo spiegazioni semplici e intuitive attraverso grafica e video.
Il sistema permette di:
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Registrare la propria visita nei giorni soggetti a contributo
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Effettuare il pagamento, se dovuto
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Dichiarare eventuali esenzioni e ottenere il relativo codice QR
In quali giorni si paga il contributo d’accesso
Nel 2025 il contributo è richiesto in 54 giornate selezionate, corrispondenti ai periodi di maggiore afflusso turistico. Le date includono:
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Il ponte del 25 aprile
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Fine settimana di maggio, giugno e luglio
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Alcuni giorni di settembre
Il contributo si applica dalle ore 8:30 alle 16:00, e riguarda esclusivamente chi entra nel centro storico di Venezia in giornata, senza pernottare all’interno del Comune.
Quanto costa il ticket di ingresso a Venezia e come si ottiene
Il costo base del contributo di accesso è di 5 euro, ma può salire a 10 euro se la prenotazione avviene nei tre giorni precedenti la visita. È quindi consigliabile prenotare con almeno 4 giorni di anticipo.
Il processo è semplice:
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Si accede al portale https://cda.ve.it
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Si seleziona la data di ingresso
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Si procede al pagamento oppure si dichiara l’esenzione
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Si riceve un codice QR da conservare (stampato o digitale) e mostrare in caso di controlli
Chi deve pagare e chi è esente
Sono tenuti al pagamento tutti i visitatori non residenti e non pernottanti a Venezia che entrano nella città storica nelle date e orari indicati.
Sono invece esenti, ma devono comunque registrarsi:
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I residenti del Comune di Venezia
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I residenti nella Regione Veneto
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I minori di 14 anni
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Gli studenti e lavoratori con sede a Venezia
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Chi visita familiari fino al 3° grado residenti in città
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Gli ospiti di strutture ricettive del centro storico e isole (già soggetti alla tassa di soggiorno)
Chi alloggia fuori Venezia, ad esempio a Mestre, è soggetto al contributo ogni volta che accede al centro storico, a meno che non rientri tra le categorie esenti.
Su YouTube il video informativo ufficiale
Per facilitare la comprensione del sistema, il Comune di Venezia ha pubblicato un video guida ufficiale attraverso il canale YouTube Venezia Unica, il portale turistico istituzionale. Il video, dal titolo “Cos’è il contributo d’accesso?”, spiega in modo semplice e diretto:
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Come funziona il sistema
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Chi deve pagare
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Come effettuare la registrazione
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Quali sono i motivi di esenzione
Guarda il video qui:
Un sistema per il turismo responsabile
L’introduzione del contributo d’accesso e del portale Rivo si inserisce in una più ampia strategia per il turismo sostenibile e responsabile. Venezia, patrimonio dell’umanità, affronta da anni le sfide dell’overtourism, e queste misure hanno l’obiettivo di equilibrare la fruizione della città con la necessaria tutela della sua identità storica e sociale.
Il sistema non ha fini punitivi, ma educativi e regolativi: favorisce una migliore programmazione delle visite, stimola la consapevolezza dei viaggiatori e alleggerisce la pressione nei periodi critici. In un’ottica che unisce scelte amministrative, responsabilità individuale e rispetto per il bene comune, Rivo può essere letto come un piccolo segno di una nuova attenzione alla vivibilità delle città d’arte.