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Religione

La pace nasce dalla misericordia : Papa Francesco tra convalescenza e guida spirituale

Papa Francesco 15 marzo 2017

Dal letto di convalescenza alla guida della Chiesa: il messaggio di speranza e preghiera del Papa al XXXV Corso sul Foro Interno, tra riflessione sul sacramento della riconciliazione e invito alla pace.

Nel cuore del Giubileo dell’Anno Santo 2025, Papa Francesco continua a offrire la sua voce e la sua testimonianza spirituale, anche durante un periodo di fragilità fisica e convalescenza. Dopo il recente ricovero presso il Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale, il Pontefice è stato dimesso lo scorso 23 marzo 2025, e ha ripreso gradualmente le sue attività dalla residenza di Santa Marta, da cui continua a guidare la Chiesa universale con dedizione e prudenza.

Tra le sue prime iniziative pubbliche dopo le dimissioni, spicca il messaggio diffuso il 27 marzo 2025 ai partecipanti del XXXV Corso sul Foro Interno, promosso dalla Penitenzieria Apostolica. Il messaggio, intriso di tono pastorale e profondità spirituale, sottolinea con forza il ruolo centrale della misericordia nella vita della Chiesa e nella missione dei confessori, soprattutto in un tempo di grazia quale quello giubilare.

Il cuore del messaggio di Papa Francesco : misericordia, preghiera e rinnovamento

Papa Francesco esorta i partecipanti al corso – confessori, penitenzieri ordinari e straordinari, e operatori della Penitenzieria – ad essere “uomini di preghiera”, perché è nella preghiera che affondano le radici dell’azione ministeriale. Il perdono, ha ricordato il Papa, non è solo un dovere, ma un dono ricevuto, da comunicare con umiltà e gratitudine.

Citandone direttamente le parole:

“Dio ci ha fatti ministri di Misericordia per sua grazia, un dono che accogliamo perché siamo stati, e siamo, noi per primi oggetto del suo perdono.”

Nel tempo quaresimale e giubilare, questo richiamo alla misericordia acquista un significato ancora più profondo: è dalla riconciliazione con Dio che nasce il rinnovamento dei cuori, e da lì la pace e la speranza, valori che il mondo oggi anela più che mai.

“Anche la pace, tanto desiderata, nasce dalla Misericordia, come la speranza che non delude.”

Il valore del sacramento della Riconciliazione nel Giubileo

Il Corso sul Foro Interno, giunto alla sua 35ª edizione, si svolge dal 24 al 28 marzo 2025, nel pieno della Quaresima e in un contesto ecclesiale fortemente segnato dall’afflusso dei pellegrini del Giubileo. Il Papa definisce questo tempo un “privilegio” per chi è chiamato a esercitare il ministero del perdono, e sottolinea come l’opera del confessore sia un prolungamento dell’azione salvifica di Cristo stesso, che ripete al cuore del penitente:

“Nemmeno io ti condanno, va’ e d’ora in poi non peccare più” (Gv 8,11).

Questo messaggio risuona come un invito pressante al rinnovamento personale e comunitario, in un mondo segnato da fratture, violenze e indifferenza. Il sacramento della riconciliazione, afferma il Papa, è un luogo dove nasce la vera fraternità e dove si costruiscono relazioni nuove.

Un pontificato che parla nella fragilità

Il pontificato di Papa Francesco ha più volte mostrato come la fragilità fisica non sia un limite alla testimonianza, ma piuttosto un linguaggio credibile, capace di comunicare vicinanza e autenticità. Anche in questo recente periodo di malattia, il Papa non ha smesso di inviare messaggi di speranza, pace e dialogo, dimostrando come il servizio petrino sia profondamente radicato nella preghiera e nella misericordia. Il suo stile pastorale continua a parlare al mondo con gesti semplici, parole forti e uno sguardo costante ai più fragili.

Una richiesta personale del Pontefice : “Vi chiedo per favore di pregare per me”

Il Santo Padre ha concluso il suo messaggio con parole semplici, ma cariche di significato:

“Vi benedico di cuore, e vi chiedo per favore di pregare per me.”

Una richiesta umile e potente, che tocca i fedeli di tutto il mondo, specie in questo tempo in cui la salute di Papa Francesco rimane sotto osservazione. Il suo attuale stato di salute è stabile, ma le energie sono ovviamente limitate, e il ritmo degli impegni è ancora parzialmente contenuto.

Nonostante ciò, la guida spirituale del Papa non è venuta meno, e anzi appare ancora più incisiva e autentica nel momento della debolezza fisica. Il suo appello alla preghiera, alla misericordia e alla speranza si pone oggi come bussola per tutta la comunità ecclesiale, chiamata a camminare insieme nella conversione e nella pace.

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