Il Pontefice esorta gli operatori sanitari a coltivare professionalità, sensibilità umana e preghiera, per sostenere la maternità e contrastare la crisi della denatalità.
Nel saluto rivolto a ostetriche, medici ginecologi e personale sanitario delle province calabresi, Papa Francesco ha ribadito l’importanza della loro missione: sostenere la vita e contrastare la denatalità, fenomeno che preoccupa l’Italia e molte altre nazioni. Il Santo Padre ha invitato i presenti a riflettere su tre dimensioni essenziali della loro vocazione: la professionalità, la sensibilità umana e, per chi crede, la preghiera.
Una professione al servizio della vita
Papa Francesco ha definito il lavoro degli operatori sanitari nel campo della maternità come «una professione bellissima, una vocazione e un inno alla vita». Egli ha sottolineato come l’attuale contesto sociale e culturale abbia ridotto l’entusiasmo per la maternità e la paternità, percepite come fonti di difficoltà. Tuttavia, il Pontefice ha lodato l’impegno dell’Ordine professionale nel voler invertire questa tendenza: «Mi congratulo con voi. Bravi!».
La professionalità: strumento di carità e di santità
Il primo ambito su cui il Papa si è soffermato è stato quello della professionalità. Francesco ha ricordato come il miglioramento continuo delle competenze sia fondamentale non solo dal punto di vista deontologico, ma anche spirituale: «Il continuo miglioramento delle competenze è parte di un cammino di santità laicale». La presenza di professionisti preparati, ha aggiunto, non solo garantisce serenità, ma può essere determinante nel salvare vite nelle situazioni più critiche.
Sensibilità umana: il valore della vicinanza
Il secondo punto affrontato da Papa Francesco riguarda la sensibilità umana. Egli ha evidenziato quanto sia importante per le famiglie avere accanto persone che dimostrino empatia e delicatezza, specialmente nei momenti di vulnerabilità legati alla nascita di un figlio. Citando San Giovanni Paolo II, ha esortato gli operatori a confermare nei genitori «il desiderio e la gioia per la nuova vita, sbocciata dal loro amore» e a «assicurare al bambino una nascita sana e felice».
La preghiera: una medicina nascosta ma efficace
Per chi crede, la preghiera rappresenta una risorsa preziosa. Papa Francesco l’ha definita «una medicina nascosta ma efficace che cura l’anima». Ha incoraggiato i presenti a pregare per le famiglie che incontrano nel loro lavoro quotidiano, rispettando sempre il credo di ciascuno. Citando il Venerabile Pio XII, ha ricordato la «ammirabile collaborazione dei genitori, della natura e di Dio, dalla quale viene alla luce un nuovo essere umano ad immagine e somiglianza del Creatore».
Un invito alla missione con entusiasmo
Concludendo il suo discorso, il Santo Padre ha ringraziato gli operatori sanitari per il bene che compiono ogni giorno e li ha incoraggiati a proseguire la loro missione con generosità: «Grazie per il tanto bene che fate ogni giorno! Continuate a svolgere la vostra missione con entusiasmo e generosità». Infine, ha impartito la sua benedizione e ha chiesto di essere ricordato nelle loro preghiere.