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Religione

Papa Francesco ai sacerdoti: essere consapevoli di essere parte del popolo, e prevenire gli abusi

Il percorso sacerdotale, tra umiltà, prevenzione e responsabilità.

Il discorso di Papa Francesco ai partecipanti al Convegno Internazionale sulla Formazione Permanente dei Sacerdoti, tenutosi l’8 febbraio 2024, offre spunti profondi e illuminanti su come ravvivare il dono della vocazione sacerdotale nel contesto attuale. Il Santo Padre invita i sacerdoti a percorrere tre strade principali per rinnovare il proprio ministero: la gioia del Vangelo, l’appartenenza al popolo di Dio e la generatività del servizio.

La Gioia del Vangelo è posta da Francesco come fondamento della vita cristiana e sacerdotale. Il Papa sottolinea l’importanza dell’amicizia con il Signore, che libera dall’individualismo e dalla tristezza, invitando i sacerdoti a testimoniare la tenerezza e la misericordia dell’amore di Dio. È attraverso l’accoglienza e la custodia di questa gioia che si può trasmettere agli altri la bellezza dell’amore salvifico manifestato in Gesù Cristo. “Solo se siamo e rimaniamo discepoli, possiamo diventare ministri di Dio e missionari del suo Regno” afferma il Papa, evidenziando la necessità di una formazione che non si limiti all’aspetto tecnico, ma che riguardi profondamente l’essere.

L’Appartenenza al Popolo di Dio è la seconda via indicata da Papa Francesco per i sacerdoti. “Discepoli missionari si può essere solo insieme”, sostiene il Pontefice, sottolineando che un autentico ministero sacerdotale si realizza unicamente attraverso una profonda immersione “nel popolo sacerdotale, dal quale anche noi proveniamo”. Questa connessione radicale con il popolo non solo ci “custodisce” e “sostiene nelle fatiche”, ma rappresenta anche un baluardo contro l’isolamento e l’autocompiacimento che possono insinuarsi nel cuore di chi serve. “Non sentirci mai separati dal cammino del santo popolo fedele di Dio”, ammonisce Francesco, è un imperativo che protegge dalla “sensazione di onnipotenza” e dal “rischio di staccarci dalla realtà”, elementi questi che possono diventare terreno fertile per “ogni forma di abuso”. L’appello del Papa è un richiamo alla vigilanza e all’umiltà, invitando i sacerdoti a riconoscere e a nutrire costantemente il legame vitale che li unisce alla comunità dei fedeli.

La Generatività del Servizio rappresenta la terza via suggerita da Papa Francesco. Il servizio, inteso come distintivo dei ministri di Cristo, è al centro dell’essere sacerdote. Il Papa esorta a mettere gli altri al centro, servendo la loro vita e accompagnandoli nel loro percorso spirituale. La formazione sacerdotale, quindi, non deve essere un’operazione estrinseca, ma un’arte che mette in luce la bellezza e i doni di ciascuno.

Papa Francesco invita i sacerdoti a non stancarsi mai di essere misericordiosi, a perdonare sempre e a chiedere la grazia della tenerezza, sottolineando come la tenerezza sia una forza. Questo discorso non solo riafferma l’importanza della formazione permanente dei sacerdoti ma offre anche un modello di rinnovamento pastorale che pone al centro la persona, la comunità e l’amore generativo come vie per una Chiesa viva e missionaria.

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