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Meloni: la libertà religiosa non è un diritto di seconda classe e non va sacrificata

presidente-Meloni

Così il premier nel proprio videomessaggio per il Rapporto sulla Libertà religiosa nel mondo.

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha pubblicato ieri, Giovedì 22 Giugno 2023, un videomessaggio per la presentazione della XVI edizione del Rapporto sulla Libertà religiosa nel mondo realizzato dalla Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre.

Meloni ha ringraziato “Aiuto alla Chiesa che Soffre” per il suo lavoro e il Rapporto sulla Libertà religiosa. Sottolineando l’importanza della libertà religiosa come diritto naturale, spesso violato senza reazioni adeguate. Il premier si impegna a non rimanere in silenzio di fronte a tale negazione e invita tutti a difendere questo diritto. E riferendosi all’incontro con due giovani vittime di Boko Haram, ha espresso ammirazione per il loro coraggio e affermato che l’esperienza le ha fornito importanti insegnamenti.

Per tale ragione, spiega il premier, “il Rapporto di ACS è così prezioso, perché non fa analisi o ragionamenti astratti ma entra nel vivo delle persecuzioni e delle discriminazioni, nel vivo delle vittime, della loro storia, della loro vita”.

Il presidente del Consiglio ricorda che la libertà religiosa non deve essere considerata un diritto di seconda classe o sacrificata a favore di nuove concezioni di libertà o diritti. Sottolineando l’avvertimento di Papa Francesco riguardo al pericolo di una persecuzione “educata” nelle società sviluppate, che limita la libertà dei credenti di esprimere le proprie convinzioni nel contesto sociale.

Meloni concorda con tale analisi, sostenendo che negare la propria identità, compresa l’identità religiosa, per accogliere gli altri è profondamente sbagliato. E ritiene che solo conoscendo e rispettando la propria identità si può dialogare e arricchirsi attraverso l’incontro con gli altri.

Il premier ha anche richiamato l’importanza di affrontare il primo tipo di persecuzione, ovvero quella materiale che colpisce molte nazioni nel mondo. Ricordando l’impegno del governo italiano nell’affrontare questa realtà, come dimostrato dal finanziamento di interventi a favore delle minoranze cristiane perseguitate in diverse parti del mondo.

Meloni ha citato anche Papa Benedetto XVI, ricordando che la libertà religiosa è un bene essenziale che fa parte dei diritti universali e naturali dell’essere umano, che nessuna legge umana può negare. E ha sottolineato l’importanza dell’impegno di tutti, senza esclusione, per garantire questo diritto fondamentale.

L’Italia, per il premier, può e deve dare l’esempio sia a livello europeo che internazionale e questa è una delle tante missioni del nostro paese.

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