Il Papa ai partecipanti al pellegrinaggio della Famiglia Vocazionista: preghiera, annuncio e missione.
Nella celebrazione dell’anniversario della canonizzazione di San Giustino Maria Russolillo, apostolo delle vocazioni, il Pontefice ha incontrato la Famiglia Vocazionista, fondata da Russolillo. Durante la celebrazione, Papa Francesco ha riflettuto sull’eredità che la testimonianza di San Giustino può offrire al presente e al futuro.
San Giustino, spiega il Papa, ha sentito nel suo cuore il desiderio di prendersi cura delle vocazioni, in particolare quelle al sacerdozio e alla vita consacrata. Oggi dobbiamo riconoscere un grande bisogno di tale cura. Ecco quindi l’invito del Pontefice “a seminare, preparare e accompagnare coloro che sono chiamati” a tale vocazione.
Tre sono i “sentieri” indicati da Papa Francesco, osservando l’esempio di San Giustino: “la preghiera, l’annuncio e la missione”. Il Papa sottolinea l’importanza della preghiera, non solo attraverso preghiere di routine, ma anche con una preghiera intensa per le vocazioni. La preghiera trasforma le persone e permette loro di riflettere l’amore di Dio nelle loro azioni, attirando i giovani con il loro modo di essere.
L’annuncio è considerato un compito importante nell’apostolato. Il Pontefice riconosce che nel contesto culturale attuale molti giovani possono sentirsi smarriti nella ricerca del senso della vita. L’evangelizzazione diventa quindi essenziale, comunicando con passione e semplicità i contenuti della fede e accompagnando le persone nel discernimento.
Papa Francesco ricorda inoltre lo spirito missionario che San Giustino ha diffuso. Secondo San Giustino, l’intera Famiglia Vocazionista deve essere eminentemente missionaria. Ciò implica portare la gioia del Vangelo nella Chiesa e nella società, dialogando con i giovani, avvicinandosi alle famiglie e contribuendo alle attività educative.
Il Papa enfatizza l’importanza dell’accoglienza, dell’ascolto e della vicinanza come parte integrante della missione. Il desiderio è che la comunità Vocazionista sia uno spazio aperto per l’accoglienza, la preghiera, il discernimento e la consolazione.
Il Pontefice, chiedendo di pregare anche per lui stesso, incoraggia la Famiglia Vocazionista a perseverare con coraggio nonostante le difficoltà, consapevole del sostegno del Signore e dell’intercessione di San Giustino.