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Economia

Video: il 25mo anniversario della WTO, nel futuro maggiore inclusione e più diritti

Responsabili governativi, ministri e rappresentanti della società civile per il 25mo anniversario della WTO.

Nel 25mo anniversario della sua istituzione, il WTO, l’organizzazione mondiale per il commercio, ha promosso il 19 novembre in Svizzera un evento per “riflettere e fare il punto sui risultati e sulle sfide che l’organizzazione deve affrontare”. Intitolato WTO at 25: Past, Present & Future, e articolato in un discorso di apertura e due panel, l’evento ha visto nella prima parte gli interventi di ministri e funzionari governativi. I due panel hanno visto invece il confronto tra esponenti del settore imprenditoriale, della società civile, dei mezzi di comunicazione e del mondo accademico.

La sessione introduttiva, con il discorso del consigliere federale Guy Parmelin.

Il consigliere federale Guy Parmelin ha inaugurato questo evento virtuale, in rappresentanza della Svizzera, che ha ospitato l’evento, WTO at 25: Past, Present and Future.

Video: il consigliere federale Guy Parmelin apre i festeggiamenti per il 25mo anniversario dell’OMC

Panel 1: la prospettiva politica

I rappresentanti dei governi, hanno discusso “dell’evoluzione dell’OMC in 25 anni”, condividendo le proprie “opinioni sul ruolo svolto dall’OMC nel plasmare le loro economie”. Hanno poi valutato le eventuali “carenze del sistema e cosa si dovrebbe fare per facilitare l’integrazione dei paesi in via di sviluppo e meno sviluppati nel sistema commerciale multilaterale”.

Panel 2: La prospettiva degli stakeholder, nel futuro una maggiore inclusione e parità di diritti e di possibilità.

I rappresentanti dell’imprenditoria, dei mezzi di comunicazione, della società civile, si sono confrontati sul modo in cui il sistema WTO è stato fino ad oggi utile alla società”. E su come  garantire in futuro “che il sistema commerciale multilaterale rifletta meglio i bisogni e le aspettative della società e come possa essere più inclusivo, fornendo condizioni di parità per tutti, in particolare i paesi più poveri, le piccole imprese, le donne e i giovani”.

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