Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Lavoro

Storie di mobbing: il progetto di un’opera teatrale

Realizzare un’opera teatrale sul mobbing, anche non necessariamente drammatica, è una delle ipotesi a cui stiamo lavorando in questi mesi.

Abbiamo già parlato dell’idea – su cui stiamo lavorando allo stesso modo – di trarre da Storie di mobbing anche un film o docufilm, o una fiction – vedi il link subito dopo questo blocco. Per realizzare gli obiettivi del progetto Storie di mobbing, ovvero:

  • dare voce a chi soffre e ha sofferto per questa forma disumana di ingiustizia e discriminazione.
  • suggerire al legislatore soluzioni reali che tutelino i mobbizzati, sia in termini di leggi Penali che Civili:  una normativa cpreveda sanzioni giuste e adeguate a ristoro dei danni patiti, e che sia altresì puntuale nel reprimere e sanzionare adeguatamente i mobber.
  • arrivare appunto ad avere una Legge anti mobbing, unica e completa, che possa colmare le lacune istruttorie connesse alla inevitabile presenza di colleghi omertosi, intimoriti a priori dai mobber o dalle aziende, o complici e colpevoli essi stessi.

Storie di mobbing: un progetto solidale con un sito, un libro e un film o una fiction

Un’opera teatrale sul mobbing.

Questi mesi di pandemia ci hanno costretto a sospendere incontri e confronti, che stiamo però svolgendo in forma virtuale e a distanza. Abbiamo quindi maturato in questi mesi anche il progetto di un’opera teatrale sul mobbing, che non esclude ma anzi integra i già annunciati progetti di fiction o film / docufilm. Un tour teatrale in giro per l’Italia, quando ciò sarà possibile, sarebbe un modo per mostrare la realtà del mobbing attraverso la presenza viva delle persone: attori, tecnici, spettatori.

Un tour teatrale che avrebbe particolare significato, alla ripresa di una  normalità di vita che adesso sembra perduta, a causa di Coronavirus e Covid-19. E che in questa nuova fase a nostro avviso potrebbe e dovrebbe avere una valenza sociale, oltre che drammaturgica e artistica.

Con un taglio narrativo non necessariamente didascalico, né drammatico – come invece il mobbing è purtroppo. Anzi sdrammatizzare, mostrando il lato ridicolo e surreale del mobbing, dei mobber e dei loro complici, potrebbe essere un approccio corretto dal punto di vista della sceneggiatura e del trattamento. Anche questo progetto si baserà, tra l’altro, su iniziative di crowdfounding.  Annunceremo altre novità e maggiori informazioni in queste settimane.

Nel frattempo vi ricordiamo le nostre petizioni e vi chiediamo di firmarle, ricordando anche che è necessario confermare la firma tramite l’email che vi arriverà – per ciascuna delle due petizioni – dalla piattaforma Change.org.

Andiamo avanti.

Paolo Centofanti, direttore Fede e Ragione, direttore SRM – Science and Religion in Media.

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