Storie di mobbing, non vuole essere un mero contenitore di vicende professionali caratterizzate dalla presenza di atteggiamenti mobbizzanti.
È invece un progetto giornalistico e editoriale che ha il preciso obiettivo di dare voce a chi soffre e ha sofferto per questa forma disumana di ingiustizia e discriminazione.
L’intento è anche quello di sostenere la nostra lotta civile, per poter suggerire al legislatore soluzioni concrete a tutela dei mobbizzati e non – sia in termini di leggi Penali che Civili – una normativa che sia congrua e preveda sanzioni giuste e adeguate a ristoro dei danni patiti, e che sia altresì puntuale nel reprimere e sanzionare adeguatamente i mobber.
Abbiamo anche l’obiettivo di arrivare a una legge unica e completa, che possa colmare le lacune istruttorie connesse alla inevitabile presenza di colleghi omertosi, intimoriti a priori dai mobber o dalle aziende, o complici e colpevoli essi stessi. E quanto altro oggi non consente, in sede giudiziaria, di pervenire alla realtà e verità dei fatti. Ricordiamo le nostre petizioni, che vi invitiamo a firmare e diffondere:
- Legge contro mobbing e mobber e a sostegno delle vittime.
- Vogliamo che Facebook, Instagram e Whatsapp blocchino bullismo, molestie e cyber stalking.
Un sito web, un libro, pagine social, campagne mediatiche, un film – docufilm o serie tv – web.
Storie di mobbing vuole essere un progetto no profit etico e sociale. Socialmente solidale, senza connotazioni politiche. E, ove possibile, un modo per fare Giustizia. Nell’ambito di di un progetto solidale in crowdfunding, che prevede un sito web, pagine social, un libro e ogni altro utile mezzo mediatico. Se sarà utile e possibile anche un film – docufilm o una serie tv – web. Per una maggiore consapevolezza e informazione su questo problema sociale. Che colpisce i lavoratori, le loro famiglie, e le stesse aziende dove operano i mobber.
Abbiamo quindi deciso – assistiti come di consueto dallo Studio Legale Andreozzi – di lanciare una sorta di innovativo crowfunding misto: ovvero sia economico che intellettuale. Chi vuole potrà contribuire al progetto, come di solito avviene in casi di crowdfunding, in vari modi.
- Volontariamente, come fanno già alcune persone, aiutandoci a farlo conoscere e a sostenerlo nei limiti di possibilità, capacità e tempo.
- Attraverso Sponsorizzazioni e partnership
- Con una sorta di Crowdfunding personale e intellettuale, ovvero raccontando la propria vicenda.
Stiamo definendo i dettagli, e pubblicheremo in questi giorni ulteriori informazioni.
Siamo consapevoli che si tratta di una pratica inusuale, e in un certo senso innovativa, per un progetto giornalistico come questo. Ma gli sviluppi, anche inattesi del progetto, e il periodo difficile e drammatico che stiamo attraversando rendono doveroso e coerente fare di più. E caratterizzare il progetto con i valori etici e di solidarietà che abbiamo portato avanti in tutti questi anni.
Per chi volesse sapere di più sul crowdfunding, segnaliamo questo link da Wikipedia. Pubblicheremo tra qualche giorno una sintesi esplicativa, e le informazioni sul modo che abbiamo scelto per sostenere tramite il crowdfunding il progetto Storie di Mobbing, e le attività citate o comunque connesse.
Paolo Centofanti, direttore Fede e Ragione, direttore SRM – Science and Religion in Media.