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Diritti e inclusione

Dichiarazione dei leader internazionali sulla pace in Ucraina: appoggio al cessate il fuoco immediato

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Zelenskyy, Trump, Meloni, Macron, Starmer, Merz, von der Leyen e altri leader europei riaffermano unità e determinazione per una pace giusta e duratura

Un fronte unito per la pace in Ucraina

Una dichiarazione congiunta di portata storica è stata diffusa da undici leader internazionali a favore della pace in Ucraina. Tra i firmatari figurano il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, il Primo Ministro britannico Keir Starmer, il Cancelliere tedesco Friedrich Merz, il Presidente francese Emmanuel Macron, la Presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, il Primo Ministro polacco Donald Tusk, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il Presidente del Consiglio europeo António Costa, il Primo Ministro norvegese Jonas Gahr Støre, il Presidente finlandese Alexander Stubb e la Prima Ministra danese Mette Frederiksen.

La dichiarazione sottolinea una posizione comune: il popolo ucraino merita una pace giusta e duratura, e la comunità internazionale intende lavorare unita per raggiungere questo obiettivo.

Appoggio alla proposta di Trump

Nel documento i leader hanno espresso il loro appoggio alla posizione del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha chiesto la cessazione immediata dei combattimenti e l’avvio di negoziati basati sull’attuale linea di contatto.

Un passaggio significativo della dichiarazione afferma: “Appoggiamo con fermezza la posizione del Presidente Trump che i combattimenti debbano cessare immediatamente, e che l’attuale linea di contatto debba essere il punto di partenza per i negoziati.”

Allo stesso tempo, i leader ribadiscono che i confini internazionali non possono essere modificati con la forza, riaffermando un principio cardine del diritto internazionale.

La responsabilità della Russia

Il documento denuncia con chiarezza l’atteggiamento del Cremlino: “Le tattiche dilatorie della Russia hanno dimostrato più e più volte che l’Ucraina è l’unica parte che vuole seriamente la pace. Noi tutti vediamo che Putin continua a scegliere la violenza e la distruzione.”

Secondo i leader, è evidente che la Russia non abbia ancora dimostrato volontà autentica di sedersi al tavolo dei negoziati con l’obiettivo di raggiungere una soluzione pacifica. L’Ucraina, al contrario, viene presentata come la parte che ha costantemente mostrato disponibilità a un processo di pace reale.

Rafforzare l’Ucraina prima, durante e dopo il cessate il fuoco

La dichiarazione sottolinea un punto essenziale: la necessità di rafforzare militarmente ed economicamente l’Ucraina affinché possa negoziare da una posizione di forza.

“Siamo dunque chiari sul fatto che l’Ucraina debba essere nella posizione più forte possibile – prima, durante e dopo qualsiasi cessate il fuoco.”

Questo implica il continuo invio di supporto militare, tecnologico ed economico da parte dei partner occidentali, con l’obiettivo di evitare che un eventuale cessate il fuoco si trasformi in un vantaggio tattico per Mosca.

Nuove sanzioni e utilizzo dei beni russi congelati

Un altro passaggio cruciale del documento riguarda la dimensione economica del conflitto. I leader annunciano nuove misure per aumentare la pressione sull’economia russa e sulla sua industria bellica.

In particolare, viene ribadita l’intenzione di utilizzare i beni sovrani russi congelati nei Paesi occidentali: “Stiamo sviluppando misure per utilizzare appieno il valore dei beni sovrani russi immobilizzati affinché l’Ucraina disponga delle risorse di cui ha bisogno.”

Questa prospettiva, già oggetto di discussione in sede europea e internazionale, rappresenta un passaggio delicato, ma visto come necessario per garantire risorse immediate a Kiev.

Consiglio europeo e Coalizione dei Volenterosi

La dichiarazione si conclude con l’annuncio di nuovi incontri istituzionali. I leader torneranno a riunirsi nei prossimi giorni al Consiglio europeo e nel formato della Coalizione dei Volenterosi, una piattaforma politica e diplomatica dedicata al sostegno all’Ucraina.

In queste sedi si discuterà come rafforzare ulteriormente la pressione economica sulla Russia, coordinare gli aiuti militari e umanitari, e definire una strategia comune per accompagnare un futuro processo di pace.

Una pace giusta e duratura

Il documento, pur non rappresentando un accordo formale di cessate il fuoco, segna un momento politico di grande rilevanza: l’appoggio congiunto di Stati Uniti, Unione Europea e Ucraina attorno a una visione condivisa di pace.

L’unità dei leader occidentali evidenzia che la pace non potrà essere raggiunta a scapito dell’integrità territoriale e della dignità del popolo ucraino. Al contrario, dovrà essere una pace “giusta e duratura”, come sottolineato nel comunicato, frutto di negoziati e di un equilibrio che tenga conto dei principi del diritto internazionale.

A quasi tre anni dall’inizio dell’invasione russa, il conflitto in Ucraina resta una delle sfide più drammatiche per la comunità internazionale. La dichiarazione congiunta dei leader occidentali è un segnale forte di coesione e di volontà politica: l’obiettivo non è solo fermare le armi, ma costruire le basi per una pace che non sia un’effimera tregua, bensì garanzia di sicurezza e libertà per il popolo ucraino.

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