Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Diritti e inclusione

Due anni dagli attacchi di Hamas : Meloni chiede pace, giustizia e liberazione degli ostaggi

presidente Giorgia Meloni Roma Capitale

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ricorda il massacro di Hamas, denuncia le violenze su civili innocenti e guarda al Piano di pace promosso dal Presidente Trump

7 ottobre: due anni dall’attacco di Hamas

Il 7 ottobre 2025 segna il secondo anniversario degli attacchi terroristici di Hamas contro i cittadini israeliani, un massacro che ha sconvolto il Medio Oriente e l’intera comunità internazionale. Migliaia di civili, inclusi donne e bambini, furono uccisi in quella che la Presidente Giorgia Meloni ha definito “una delle pagine più buie della storia”.

In occasione di questo anniversario, la Presidente del Consiglio ha ribadito la vicinanza del governo italiano e del Paese ai familiari delle vittime, rinnovando l’appello alla liberazione degli ostaggi che, a distanza di due anni, restano ancora prigionieri nelle mani di Hamas.

Il bilancio umano e politico di una crisi senza precedenti

La tragedia del 7 ottobre 2023 ha innescato una spirale di violenza che ha profondamente segnato la regione. L’attacco terroristico di Hamas non solo ha provocato la morte di innocenti, ma ha dato avvio a una reazione militare da parte di Israele che, secondo Meloni, “è andata oltre ogni principio di proporzionalità, mietendo troppe vittime innocenti tra la popolazione civile di Gaza”.

Il conflitto ha avuto conseguenze drammatiche per milioni di persone, acuendo instabilità, povertà e sfiducia reciproca. Oggi, a distanza di due anni, la ferita resta aperta e il rischio di ulteriori escalation rimane concreto.

Il Piano di pace di Trump: una nuova occasione per il Medio Oriente

Nella sua dichiarazione, Giorgia Meloni ha sottolineato che l’anniversario cade in un momento in cui si intravede “la concreta possibilità di porre fine a questa guerra”. A questo proposito, ha fatto riferimento al Piano di pace presentato dal Presidente Trump, che ha ottenuto il sostegno non solo delle principali nazioni europee, ma anche di diversi Paesi arabi e islamici.

Il piano, secondo la Presidente del Consiglio, rappresenta un’occasione “preziosa e fragile” per giungere a una cessazione permanente delle ostilità, liberare gli ostaggi e avviare un processo politico in grado di restituire stabilità e sicurezza all’intera area mediorientale.

Il ruolo dell’Italia e della comunità internazionale

Meloni ha ribadito che “abbiamo tutti il dovere di fare quanto è nelle nostre possibilità affinché questa occasione abbia successo”. L’Italia, ha ricordato, non ha mai fatto mancare il proprio contributo diplomatico e continuerà ad impegnarsi in favore del dialogo e della mediazione.

Il sostegno al Piano di pace e la condanna della violenza, sia quella terroristica che quella sproporzionata nei confronti dei civili, testimoniano la volontà del governo italiano di mantenere una posizione di equilibrio, basata su principi di giustizia e di difesa dei diritti umani.

Memoria, giustizia e prospettiva di pace

Il secondo anniversario del 7 ottobre non è soltanto un momento di dolore e memoria, ma anche un’occasione per rilanciare il messaggio di speranza in una pace duratura. Le parole di Giorgia Meloni sottolineano l’urgenza di superare la logica della violenza e aprire spazi di riconciliazione.

La liberazione degli ostaggi, la tutela dei civili, il riconoscimento reciproco e la cooperazione internazionale sono elementi chiave di un percorso che resta complesso, ma che può segnare una svolta storica.

Il ricordo delle vittime innocenti diventa così il fondamento di un impegno politico e morale che guarda al futuro, affinché tragedie come quella del 7 ottobre non si ripetano.

Comments

comments