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Giorgia Meloni condanna atto vandalico contro la statua di San Giovanni Paolo II a Roma

presidente Giorgia Meloni condanna atto vandalico Giovanni Paolo II

Il 4 ottobre 2025 ignoti hanno imbrattato la statua dedicata a Papa Giovanni Paolo II. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito l’episodio un atto indegno e ideologico contro la memoria di un vero difensore della pace.

Il 4 ottobre 2025, a Roma, la statua dedicata a San Giovanni Paolo II è stata imbrattata con insulti e simboli ideologici, tra cui la scritta offensiva “fascista di m…” e una falce e martello. L’episodio ha suscitato sdegno e indignazione, non solo per l’oltraggio a un luogo di memoria, ma anche per l’attacco simbolico a una delle figure più significative della storia contemporanea.

La condanna di Giorgia Meloni

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato duramente l’accaduto, dichiarando:
“Dicono di scendere in piazza per la pace, ma poi oltraggiano la memoria di un uomo che della pace è stato un vero difensore e costruttore. Un atto indegno commesso da persone obnubilate dall’ideologia, che dimostrano totale ignoranza per la storia e i suoi protagonisti.”

Con queste parole, Meloni ha sottolineato l’assurdità di invocare la pace mentre si compiono gesti di odio e di violenza simbolica contro chi, come Giovanni Paolo II, ha speso la propria vita per il dialogo, la riconciliazione e la libertà dei popoli.

Giovanni Paolo II, un ponte di pace e libertà

Papa Wojtyła rimane una delle figure centrali del XX secolo, protagonista del crollo dei totalitarismi in Europa e promotore di un’instancabile azione diplomatica e pastorale per la pace. La sua vicinanza ai popoli oppressi, la sua difesa dei diritti umani e la sua costante ricerca di dialogo interreligioso hanno lasciato un segno indelebile nella storia recente.

L’atto vandalico contro la sua memoria appare dunque non solo un gesto di inciviltà, ma un’offesa verso quei valori universali di libertà, pace e rispetto che Giovanni Paolo II ha incarnato.

Un attacco alla memoria storica

La vicenda evidenzia il rischio di una memoria storica sempre più fragile e strumentalizzata. Colpire un simbolo come la statua di Giovanni Paolo II significa non solo mancare di rispetto alla comunità cattolica, ma anche ferire il patrimonio culturale e morale condiviso, che trascende appartenenze religiose o politiche.

Meloni ha richiamato l’importanza di non lasciare che l’ideologia obnubili la capacità di riconoscere la grandezza di chi ha operato per il bene comune e per la pace tra i popoli.

L’episodio del 4 ottobre 2025 richiama l’urgenza di difendere non solo i monumenti e i luoghi della memoria, ma anche i valori che essi rappresentano. La condanna di Giorgia Meloni ribadisce che la pace non si costruisce con l’odio e con l’oltraggio, ma con il rispetto della storia e dei suoi protagonisti.

San Giovanni Paolo II resta un riferimento universale per la costruzione della pace, e il suo ricordo merita di essere custodito con gratitudine e dignità.

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