Papa Leone XIV alla Conferenza FAO 2025 : condividere, non accumulare, per sconfiggere la fame. Appello a pace, giustizia climatica e solidarietà.
Roma, 2 luglio 2025 — Un forte appello alla solidarietà, alla giustizia e alla pace. È il cuore del messaggio che Papa Leone XIV ha inviato ai partecipanti alla XLIV Sessione della Conferenza della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, riunita a Roma dal 28 giugno al 4 luglio 2025.
Nel suo primo saluto ufficiale alla FAO, il Pontefice ha sottolineato come, a ottant’anni dalla fondazione di questa storica istituzione, la fame e la malnutrizione restino ancora uno scandalo globale. Nonostante i progressi tecnologici e gli impegni internazionali, milioni di persone continuano a non avere accesso a un’alimentazione sufficiente e sana, mentre la sicurezza alimentare mondiale peggiora.
Condividere per vincere la fame
Papa Leone XIV ha richiamato l’episodio evangelico della moltiplicazione dei pani, ricordando che il vero miracolo non fu tanto la moltiplicazione materiale del pane, quanto il gesto di condivisione che Cristo ispirò nei suoi discepoli. “La chiave per sconfiggere la fame sta più nel condividere che nell’accumulare avidamente”, ha detto, spiegando come questa verità evangelica rimanga valida anche oggi.
Il Pontefice ha quindi invitato i governi e la comunità internazionale a passare “dalle parole ai fatti”, con misure efficaci che permettano ai poveri del mondo di guardare al futuro con speranza e non con rassegnazione.
La fame come arma di guerra
Una parte del messaggio ha toccato il dramma della fame usata come strumento di guerra. Papa Leone XIV ha denunciato senza mezzi termini questa pratica inaccettabile:
“Far morire di fame la popolazione è un modo economico di fare la guerra”, ha detto, spiegando come bruciare terre, bloccare gli aiuti o distruggere le risorse alimentari siano tattiche sempre più diffuse nei conflitti moderni, condotti da gruppi armati non regolari.
Il Papa ha chiesto alla comunità internazionale di stabilire limiti chiari e condivisi per sanzionare queste forme di violenza, perseguendo con fermezza i responsabili di tali crimini contro la dignità umana.
Clima, agricoltura e sostenibilità
Un altro tema centrale affrontato da Papa Leone XIV è stato il rapporto tra sicurezza alimentare e cambiamenti climatici. Il Papa ha evidenziato come i sistemi agroalimentari siano strettamente collegati alle crisi ambientali e sociali. Senza pace, senza stabilità e senza una strategia climatica seria e condivisa, ha ammonito, sarà impossibile garantire un’alimentazione sana e sostenibile per tutti.
Ha inoltre chiesto di invertire l’ingiustizia sociale provocata dalle catastrofi naturali e dalla perdita di biodiversità, promuovendo una transizione ecologica che ponga al centro sia l’ambiente sia le persone. Serve, ha aggiunto, un impegno globale per rigenerare suolo, biodiversità e comunità vulnerabili, con un forte coinvolgimento dei governi, del settore privato e delle organizzazioni locali.
Un appello per la pace
Il messaggio non ha trascurato il contesto geopolitico. Papa Leone XIV ha denunciato la “polarizzazione delle relazioni internazionali” e lo spreco di risorse destinate a finanziare conflitti e armi, sottratte invece alla lotta contro la povertà e la fame. Ha richiamato le parole di Papa Francesco, esortando i leader a mettere da parte le retoriche sterili per favorire la collaborazione e la fiducia reciproca, così da rispondere ai bisogni comuni dell’umanità.
Il Pontefice ha indicato la pace come condizione imprescindibile per sradicare la fame e promuovere uno sviluppo autentico. Ha ribadito che senza dialogo, comprensione reciproca e volontà di cooperazione, non potrà mai esserci giustizia alimentare e sicurezza per tutti.
L’impegno della Santa Sede
Papa Leone XIV ha assicurato che la Santa Sede continuerà a sostenere ogni iniziativa che promuova la concordia tra i popoli, ponendo sempre al centro gli ultimi e i più vulnerabili, coloro che soffrono la fame e la sete o vivono in regioni dimenticate.
“Che diventiamo artigiani di pace, lavorando in tal senso per il bene comune, non è mai stato così improrogabile come ora”, ha concluso il Papa, affidando a Dio la speranza che i lavori della Conferenza portino frutti a beneficio dei più deboli e dell’intera umanità.
Il messaggio ha riscosso attenzione e apprezzamento da parte dei delegati FAO, in un momento storico in cui guerre, cambiamento climatico e disuguaglianze mettono in grave pericolo il diritto universale all’alimentazione.