Le Nazioni Unite promuovono il 26 giugno la Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga : prevenzione, cura e giustizia sociale al centro delle iniziative internazionali
Un appuntamento annuale per un tema cruciale.
Il 26 giugno si celebra la Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, un’iniziativa promossa dalle Nazioni Unite per accrescere la consapevolezza pubblica sui danni derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti e sull’urgenza di contrastare i traffici illeciti ad essi collegati. Istituita con la risoluzione 42/112 dell’Assemblea Generale dell’ONU il 7 dicembre 1987, la ricorrenza viene osservata ogni anno a partire dal 1989.
Questa giornata rappresenta un’importante occasione per ribadire la necessità di un approccio globale, integrato e bilanciato, che unisca la prevenzione all’educazione, la cura alla riabilitazione, e il contrasto al traffico illecito alla giustizia sociale e alla difesa della dignità umana.
Il tema 2025: Le persone prima: fermare lo stigma, rafforzare il supporto
Ogni anno le Nazioni Unite selezionano un tema specifico per evidenziare una particolare dimensione del problema. Il tema del 2025 è: “People first: stop stigma and discrimination, strengthen prevention”, ovvero “Le persone prima: fermare lo stigma e la discriminazione, rafforzare la prevenzione”.
Il messaggio centrale della campagna è che le persone che fanno uso di droghe devono essere trattate con rispetto, empatia e sostegno, e non emarginate o criminalizzate in modo indiscriminato. Questo approccio si fonda sui diritti umani e punta a ridurre i danni, migliorare l’accesso alle cure e ai servizi, e promuovere politiche pubbliche basate su dati scientifici e buone pratiche sanitarie.
Un problema globale con impatti locali
Secondo i dati dell’UNODC – Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine, più di 296 milioni di persone nel mondo hanno fatto uso di sostanze psicoattive almeno una volta nel corso dell’ultimo anno. Il traffico di droga è uno dei mercati criminali più redditizi e dannosi, e genera miliardi di dollari ogni anno, alimentando violenza, corruzione, instabilità politica e crisi sanitarie.
L’impatto della droga non è solo sulle singole persone che ne fanno uso, ma anche sulle famiglie, sulle comunità e sull’intero tessuto sociale. Le dipendenze, i problemi di salute mentale e fisica, la diffusione di malattie infettive, l’aumento della criminalità e la perdita di opportunità educative e lavorative sono solo alcune delle conseguenze devastanti dell’abuso e del narcotraffico.
Prevenzione, educazione, cura: una strategia integrata
Nel contrasto all’abuso di droghe, le politiche repressive da sole non bastano. È necessario puntare su un modello multidimensionale che includa:
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Educazione e prevenzione, soprattutto tra i giovani;
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Sostegno alle famiglie e agli insegnanti nel riconoscere segnali precoci;
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Accesso a cure e servizi di riabilitazione efficaci e non stigmatizzanti;
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Partenariati tra istituzioni, società civile e comunità locali;
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Raccolta di dati e monitoraggio continuo per adattare le risposte al contesto sociale.
L’Italia e l’impegno contro l’abuso di droga
Anche in Italia il 26 giugno viene celebrato con numerose iniziative promosse da enti locali, associazioni, scuole, centri di recupero e organizzazioni non governative. Le campagne di sensibilizzazione si svolgono nelle piazze, nei media e nei social network, per educare l’opinione pubblica sui rischi legati all’uso di droghe e sulle possibili vie di uscita dalle dipendenze.
Le istituzioni italiane, in particolare attraverso il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, collaborano con enti internazionali e realtà del terzo settore per rafforzare le politiche di prevenzione e trattamento.
Fede, ragione e dignità della persona
In chiave più profonda, questa giornata richiama anche la necessità di un rinnovato impegno etico e culturale. La lotta alla droga non è solo una questione tecnica o sanitaria: coinvolge la visione dell’essere umano, il rispetto della sua libertà e dignità, la consapevolezza delle sue fragilità. Per questo molte realtà religiose e spirituali, a partire dalla Chiesa cattolica, sono da tempo in prima linea nel recupero, nella cura e nell’accompagnamento di chi vive nel disagio delle dipendenze.
Conclusione: la responsabilità di tutti
La Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga è un momento per fermarsi a riflettere, ma soprattutto per agire. Ognuno, nel proprio ruolo – genitori, educatori, medici, politici, volontari, cittadini – può contribuire a costruire una società più sana, giusta e umana, dove nessuno venga lasciato solo.