Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni : Papa Leone XIV ci ricorda che la politica è una missione, l’uomo deve essere al centro dello sviluppo tecnologico e della libertà religiosa”
Città del Vaticano – Roma. In occasione del Giubileo dei Governanti e degli Amministratori, tenutosi in Vaticano, sabato 21 giugno 2025 il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rilasciato una dichiarazione ufficiale che richiama in modo chiaro e convinto i temi toccati da Papa Leone XIV durante il suo discorso ai rappresentanti istituzionali. L’evento, parte del calendario giubilare 2025, ha costituito un momento di riflessione condivisa tra autorità religiose e civili sul significato autentico del servizio politico e sulle sfide che interpellano oggi la coscienza pubblica.
“Faremo tesoro dei preziosi insegnamenti che Papa Leone XIV ci ha consegnato questa mattina in Vaticano in occasione del Giubileo dei Governanti e degli Amministratori.”
Queste le parole con cui Meloni ha aperto la sua nota, sottolineando la portata morale del messaggio pontificio, che ha toccato in profondità temi centrali per chiunque eserciti un ruolo di responsabilità pubblica.
La politica come vocazione: dignità, famiglia, giovani
Meloni ha sottolineato come Papa Leone XIV abbia ricordato che la politica non va intesa come professione di potere, ma come missione di servizio, fondata su criteri di giustizia, verità e solidarietà. In questo senso, l’azione politica deve partire dal rispetto della dignità della persona, riconoscendone il valore intrinseco e inalienabile, al di là di ogni ideologia o interesse contingente.
Meloni ha richiamato in particolare alcuni passaggi fondamentali del discorso papale, tra cui l’invito a “operarsi sempre per il bene della comunità”, a tutelare la famiglia come nucleo fondamentale della società e a promuovere un’educazione integrale dei giovani, capace di formarne il carattere, la coscienza e la responsabilità sociale.
In un tempo segnato da polarizzazioni culturali e crisi relazionali, il richiamo all’essenzialità della persona e della comunità appare quanto mai necessario. La presidente ha evidenziato come questi temi trovino profonda consonanzacon i valori costituzionali e con la missione culturale e civile del governo italiano.
Legge naturale e IA: fondamenti per una politica umana
Un altro punto centrale del messaggio papale, definito “particolarmente potente” dalla Presidente Meloni, riguarda la legge naturale. Papa Leone XIV ha sottolineato come essa rappresenti una bussola etica fondamentale per il legislatore, offrendo criteri oggettivi e razionali per discernere ciò che promuove la persona umana da ciò che la strumentalizza o la riduce a mezzo.
“Particolarmente potente la riflessione sulla legge naturale come bussola che deve orientare il legislatore e l’azione politica.”
Il Pontefice ha inoltre sollevato con chiarezza le sfide antropologiche, etiche e giuridiche poste dall’intelligenza artificiale. Un monito che ha trovato piena accoglienza nelle parole di Meloni, che ha ribadito l’impegno dell’Italia a garantire, tanto in ambito nazionale quanto internazionale, che lo sviluppo dell’IA sia sempre governato dall’uomo e orientato al bene dell’uomo stesso.
“L’Italia proseguirà nel suo impegno […] per garantire che lo sviluppo dell’IA sia governato dall’uomo e abbia come fine ultimo l’uomo.”
Il riferimento a queste tematiche dimostra la volontà di radicare l’innovazione tecnologica in una visione umanistica, evitando derive funzionalistiche o ideologiche.
Libertà religiosa: un diritto naturale da proteggere
Il terzo elemento evidenziato dalla Presidente riguarda la libertà religiosa, definita come “diritto naturale che precede ogni formulazione giuridica”. La Meloni ha espresso preoccupazione per le gravi violazioni che ancora oggi si registrano in molte aree del mondo, dove uomini e donne vengono perseguitati per la propria fede.
“Continueremo altresì a fare la nostra parte per difendere la libertà religiosa […] calpestata in troppe Nazioni del mondo.”
Il richiamo alla libertà religiosa rafforza l’identità dell’Italia come promotrice di diritti fondamentali, nel quadro delle relazioni internazionali e della diplomazia multilaterale.
Un dialogo tra istituzioni e valori spirituali
Il Giubileo dei Governanti e degli Amministratori ha offerto un’occasione unica per ribadire che fede, etica e politica non devono essere contrapposte, ma possono collaborare nel costruire una società più giusta, fondata sulla verità, la libertà e la centralità della persona. L’intervento del Papa e la riflessione del governo italiano dimostrano come la cultura della responsabilità possa essere alimentata da una visione alta dell’essere umano, capace di integrare valori spirituali, principi costituzionali e scelte concrete.