Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

News 2025

Papa Leone XIV al Napoli : Vincere è un lavoro di squadra, attenzione ai giovani e ai valori dello sport

Papa Leone XIV Napoli vincere lavoro di squadra

Il Pontefice ha ricevuto in Vaticano la Società Sportiva Calcio Napoli, lodando il valore sociale, educativo e comunitario del calcio.

Ieri, Martedì 27 maggio 2025, nella suggestiva cornice della Sala Clementina in Vaticano, Papa Leone XIV ha accolto in udienza la Società Sportiva Calcio Napoli, fresca vincitrice del campionato di Serie A. Con tono familiare e diretto, il Santo Padre ha voluto congratularsi con la squadra, evidenziando non solo l’importanza del risultato sportivo, ma soprattutto il valore umano, sociale ed educativo del calcio.

Benvenuti! E congratulazioni per la vittoria del campionato! È una grande festa per la città di Napoli!” – ha esordito il Pontefice, scherzando poi sulle voci diffuse dalla stampa sulla sua presunta tifoseria: “Forse non volevano applaudire perché nella stampa si dice che io sono romanista… Ma benvenuti! Questo lo dice la stampa. Non tutto quello che leggete sulla stampa è vero!”.

Il valore della squadra

Papa Leone XIV ha subito orientato il suo discorso verso una riflessione più ampia: “Vincere il campionato è un traguardo che si raggiunge al termine di un lungo percorso, dove ciò che conta di più non è l’exploit di una volta, o la prestazione straordinaria di un campione. Il campionato lo vince la squadra”.

Il Pontefice ha sottolineato l’importanza del lavoro collettivo, lodando non solo i calciatori, ma anche lo staff tecnico, la società e tutti coloro che rendono possibile il successo sportivo: “Quando dico ‘squadra’ intendo sia i giocatori, sia l’allenatore con tutto il team, sia la società sportiva”.

Il calcio come strumento sociale

Al di là dell’aspetto sportivo, Leone XIV ha colto l’occasione per sottolineare il valore sociale di un evento come la vittoria del campionato: “Sappiamo quanto il calcio sia popolare in Italia e praticamente in tutto il mondo. Il valore sociale di un avvenimento come questo supera il fatto meramente tecnico-sportivo”.

Ha poi aggiunto: “È l’esempio di una squadra – in senso lato – che lavora insieme, in cui i talenti dei singoli sono messi al servizio dell’insieme”. Un messaggio forte e attuale in un tempo in cui la competizione e l’individualismo tendono a prendere il sopravvento anche nello sport.

L’appello educativo

Tra i passaggi più significativi del discorso, l’appello del Papa alla responsabilità educativa di chi lavora nello sport, soprattutto nei confronti dei giovani: “Purtroppo, quando lo sport diventa business, rischia di perdere i valori che lo rendono educativo, e può diventare addirittura dis-educativo”.

Il Pontefice ha richiamato genitori, allenatori e dirigenti sportivi a vigilare: “Bisogna stare bene attenti alla qualità morale dell’esperienza sportiva a livello agonistico, perché c’è di mezzo la crescita umana dei giovani”. Un messaggio che riecheggia le parole di precedenti pontefici, da Giovanni Paolo II a Francesco, sullo sport come scuola di vita.

Un omaggio ai tifosi e a Napoli

Il saluto finale è stato impreziosito da un tocco personale e affettuoso: “Vi ringrazio per la vostra visita. E ancora complimenti! Complimenti anche da una signora che in questi giorni sta facendo da mangiare per me e che è di Napoli e vi dice: tanti auguri! Vorrebbe essere qui anche lei, la signora Rosa, molto tifosa!”.

Infine, la benedizione: “Che il Signore benedica tutti voi e le vostre famiglie. Tanti auguri!”.

Lo sport linguaggio universale di valori

Il saluto del Papa alla squadra del Napoli è stato anche un esempio di come lo sport possa essere elevato a linguaggio universale di valori, che coinvolge non solo gli appassionati, ma intere comunità. Il Pontefice ha colto l’occasione per incoraggiare tutti i presenti a mantenere viva la dimensione umana del calcio: “Il campionato lo vince la squadra” – ha ribadito – “in cui i talenti dei singoli sono messi al servizio dell’insieme”. Parole che risuonano come un invito a riscoprire, in ogni ambito della vita, l’importanza della corresponsabilità e dell’umiltà.

Educare attraverso lo sport: un compito condiviso

Questo incontro non è stato soltanto un momento celebrativo, ma una riflessione profonda sul ruolo dello sport nella formazione integrale dell’uomo. Il Papa ha ricordato che “quando lo sport diventa business, rischia di perdere i valori che lo rendono educativo”, sollecitando così una nuova responsabilità condivisa nel promuovere un modello sportivo che non tradisca la sua funzione educativa, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni. Un appello forte, che mette al centro non solo la vittoria, ma la crescita autentica di ogni persona.

Comments

comments