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Diritti e inclusione

Il caso LEGO allo Science Museum di Londra : simbolo patriarcale o eccesso di interpretazione ?

Science Museum di Londra Google Maps

Lo Science Museum di Londra solleva una riflessione sulla presunta eteronormatività dei mattoncini LEGO.

Tra critiche e dibattiti culturali, il museo non ha però bandito i famosi giochi dalle sue esposizioni.

Lo Science Museum di Londra ha inserito i LEGO in un percorso tematico per esplorare stereotipi di genere e inclusione LGBTQ+. La riflessione sull’eteronormatività dei mattoncini ha sollevato critiche, pure per il target principale di riferimento dei celebri mattoncini, ovvero i bambini. Il museo non ha bandito i giochi, cercando invece di promuovere una maggiore consapevolezza culturale. Non tutti però hanno gradito tale riflessione.

Lo Science Museum di Londra è finito al centro di una controversia legata a questa particolare riflessione sui famosi mattoncini LEGO. Durante il tour autoguidato “Seeing Things Queerly”, ideato per esplorare il rapporto tra oggetti di uso quotidiano e questioni legate all’identità di genere e alla sessualità, il museo ha sollevato un’interpretazione insolita: i LEGO potrebbero essere considerati promotori di una visione eteronormativa e di una concezione binaria del genere.

Perché i LEGO sono finiti sotto accusa?

La critica nasce dalla descrizione tecnica dei mattoncini LEGO. I perni sporgenti vengono comunemente definiti come “maschili”, mentre i fori di incastro sono indicati come “femminili”. Inoltre, il termine tecnico “mating” (accoppiamento), utilizzato per descrivere il processo di incastro tra due pezzi, potrebbe richiamare implicitamente una struttura binaria dei generi e la predominanza dell’eterosessualità come norma.

Questa interpretazione è stata inserita come parte di un’iniziativa più ampia volta a sensibilizzare i visitatori su come oggetti e narrazioni scientifiche possano riflettere stereotipi di genere.

Le reazioni critiche alla riflessione del museo

Non sono mancate le reazioni critiche a questa prospettiva. Fiona McAnena, direttrice delle campagne per l’associazione Sex Matters, ha definito la riflessione “ridicola”, sottolineando che i bambini che giocano con i LEGO non percepiscono tali implicazioni e che i visitatori del museo si aspettano contenuti educativi più concreti. Molti osservatori hanno accusato il museo di promuovere un eccesso di interpretazione, trasformando un semplice gioco per bambini in un oggetto strumentale di dibattito culturale.

Il museo ha bandito i LEGO?

Contrariamente a quanto riportato in alcune voci circolanti sui social media, il Science Museum di Londra non ha bandito i LEGO dalle sue esposizioni. La riflessione sull’eteronormatività dei mattoncini è solo una parte di un percorso tematico specifico, finalizzato a promuovere la visibilità delle comunità LGBTQ+ all’interno degli spazi museali.

Il museo ha infatti dichiarato che il tour “Seeing Things Queerly” ha l’obiettivo di favorire una maggiore consapevolezza su come oggetti di uso quotidiano possano essere interpretati attraverso una lente culturale.

L’importanza del dibattito su scienza, cultura e inclusione

Il caso dello Science Museum pone una questione importante: fino a che punto oggetti e tecniche comuni, o anche semplici giocattoli, riflettono o rinforzano stereotipi di genere? E quando, invece, le interpretazioni rischiano di diventare eccessive o fuorvianti ?

Da un lato, riflettere sulle implicazioni culturali degli oggetti può favorire un dialogo inclusivo e stimolare una maggiore consapevolezza sociale. Dall’altro, è essenziale che tali riflessioni siano bilanciate e comprensibili al pubblico generale, per evitare incomprensioni o reazioni negative.

Conclusione

Il dibattito attorno ai LEGO e alla riflessione proposta dallo Science Museum di Londra evidenzia come anche gli oggetti più semplici possano essere soggetti a interpretazioni culturali complesse. Tuttavia, il museo non ha bandito i mattoncini né li considera simboli patriarcali. Questa vicenda rappresenta piuttosto un esempio di come i musei contemporanei cerchino di aprire spazi di discussione su temi rilevanti per la società moderna.

Con il giusto equilibrio, e rispettando tutte le diverse sensibilità, tali iniziative possono contribuire a una maggiore comprensione reciproca e a una società più inclusiva.

Immagine: Science Museum di Londra, cortesia Google Maps.

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