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Medicina e Salute

Aumento del rischio demenza negli USA : una sfida per la salute pubblica

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Studio prospettico evidenzia la necessità di strategie per mitigare il rischio e promuovere un invecchiamento sano.

Uno studio pubblicato su Nature Medicine prevede che circa 1 milione di adulti negli Stati Uniti svilupperanno la demenza ogni anno entro il 2060, rispetto ai 514.000 registrati nel 2020. La ricerca stima che il rischio di sviluppare demenza dopo i 55 anni sia di circa il 42% nell’arco della vita, un dato che evidenzia la necessità di strategie di salute pubblica per affrontare questo problema in crescita.

Il rischio di demenza è una metrica fondamentale per guidare le politiche pubbliche e sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione e della promozione della salute. Tuttavia, studi precedenti, come quello del Framingham Heart Study, potrebbero aver sottostimato il rischio reale e ignorato le disparità razziali.

Lo studio

Josef Coresh e i suoi collaboratori hanno analizzato tre decenni di dati sanitari (1987–2020) di 15.043 persone nere e bianche sopra i 55 anni negli Stati Uniti. Nessuno dei partecipanti aveva la demenza all’età di 55 anni. Ecco i risultati principali:

Rischio di demenza per età:

  • Da 0% a 4% tra i 55 e i 75 anni.
  • Da 4% a 20% tra i 75 e gli 85 anni.
  • Da 20% a 42% tra gli 85 e i 95 anni.

Disparità di rischio:

  • Donne (48%): Rischio più alto rispetto agli uomini (35%).
  • Partecipanti neri (44%): Rischio superiore rispetto ai bianchi (41%).
  • Genetica: I portatori di due copie del gene APOE ε4 hanno un rischio del 59%, rispetto al 48% di chi ne porta una sola copia e al 39% di chi non ne ha.

Implicazioni per la salute pubblica

Gli autori prevedono che, senza interventi significativi, il numero di diagnosi annuali di demenza negli Stati Uniti raddoppierà entro il 2060. Questo incremento avrà implicazioni profonde sia sul sistema sanitario che sul benessere delle famiglie e delle comunità.

Lo studio evidenzia la necessità di approcci differenziati per prevenzione e cura della demenza, in base all’età e al contesto demografico. Tuttavia, i ricercatori riconoscono che i loro risultati potrebbero sottostimare i veri tassi di demenza, poiché lo studio ha incluso solo americani neri e bianchi. Saranno necessari studi più ampi per comprendere meglio il rischio tra popolazioni più diversificate.

La prevenzione come priorità

I risultati suggeriscono che adottare strategie preventive potrebbe ridurre significativamente l’impatto della demenza. Tra le misure preventive raccomandate vi sono:

  • Promuovere stili di vita sani, come una dieta equilibrata e l’esercizio fisico.
  • Migliorare l’accesso all’istruzione e alle cure sanitarie nelle comunità svantaggiate.
  • Investire nella ricerca genetica e nella personalizzazione delle cure.

Un appello per il futuro

Questa ricerca rappresenta un chiaro invito all’azione. Come affermato dagli autori: «Le strategie di prevenzione e cura devono essere adattate alle diverse fasce di età e alle caratteristiche demografiche delle popolazioni.» Con l’aumento previsto dei casi, sarà fondamentale investire in campagne di sensibilizzazione e programmi di prevenzione, oltre a migliorare il supporto per chi vive con questa malattia e per le loro famiglie.

Articolo Nature Medicine: Lifetime risk and projected burden of dementia.

DOI 10.1038/s41591-024-03340-9.

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