Il Santo Padre ha incontrato la Comunità Bektashi, sottolineando l’importanza del dialogo e della cooperazione per costruire un futuro di pace e riconciliazione.
Il 16 gennaio 2025, Papa Francesco ha ricevuto in udienza una Delegazione proveniente dall’Albania, guidata da Sua Grazia Haji Dede Edmond Brahimaj, leader spirituale della Comunità Bektashi. L’incontro, reso possibile dal Dicastero per il Dialogo Interreligioso, ha rappresentato un momento significativo per rafforzare i legami tra la Chiesa Cattolica e la comunità musulmana albanese.
Il Papa ha aperto il suo discorso con un caloroso saluto, evidenziando l’importanza dell’incontro: “Ogni volta che dei leader religiosi si riuniscono in spirito di mutua stima e si impegnano in favore della cultura dell’incontro, si rinnova e si conferma la nostra speranza in un mondo migliore e più giusto.
Relazioni storiche tra Chiesa Cattolica e Comunità Bektashi
Durante l’udienza, il Santo Padre ha sottolineato le solide relazioni di amicizia che esistono da tempo tra la Chiesa Cattolica e la Comunità Bektashi. Ha ricordato momenti storici significativi di collaborazione e dialogo, come:
- La Preghiera per la Pace nei Balcani del 1993.
- La Giornata Mondiale di Preghiera per la Pace di Assisi nel 2011.
- L’inaugurazione del Tempio Bektashi di Tirana nel 2015.
Questi eventi hanno rafforzato i legami tra le due comunità, favorendo la pace e la comprensione reciproca.
Un ponte tra Oriente e Occidente
Papa Francesco ha espresso la sua convinzione che la Comunità Bektashi possa fungere da ponte non solo in Albania, ma anche tra Oriente e Occidente, contribuendo alla riconciliazione e alla giustizia: “Sono convinto che la Comunità Bektashi, assieme agli altri musulmani, ai cristiani e a tutti gli altri credenti presenti in Albania, possa servire da ponte di riconciliazione e arricchimento reciproco.” Questo ruolo è particolarmente rilevante in un’epoca segnata da conflitti e divisioni, dove il dialogo interreligioso può giocare un ruolo cruciale nella costruzione di un futuro più pacifico.
Il dialogo interreligioso come via per la pace
Il Papa ha ribadito il suo impegno per promuovere una cultura dell’incontro basata sui valori comuni delle tradizioni religiose: “Le nostre convinzioni religiose ci aiutano ad abbracciare più chiaramente questi valori fondamentali, propri della nostra comune umanità.”
Ha inoltre invitato i presenti a respingere la violenza e a lavorare insieme per il bene comune, sottolineando che i giovani di oggi desiderano ardentemente un futuro di riconciliazione e giustizia.
Un appello alla preghiera e alla collaborazione
Papa Francesco ha concluso il suo discorso con un appello alla preghiera reciproca e alla collaborazione continua tra le comunità religiose:
“Cari amici, vi assicuro le mie preghiere e la mia benedizione per il vostro importante lavoro e per tutto l’amato Popolo albanese. E chiedo anche a voi, per favore, di pregare per me.”
L’udienza con la Delegazione Bektashi dell’Albania ha riaffermato l’importanza del dialogo interreligioso come strumento per promuovere la pace e la fraternità tra i popoli. Papa Francesco ha lanciato un messaggio di speranza, invitando le comunità religiose a lavorare insieme per costruire un mondo migliore, basato sulla comprensione reciproca e sul rispetto dei valori comuni.
Fonte: sito Vaticano, Udienza ai membri della Delegazione proveniente dall’Albania, 16.01.2025.