Uno studio rivela come il calcio possa migliorare il comportamento in carcere e facilitare la reintegrazione nella società, grazie a percorsi che promuovono legami sociali e competenze utili.
Uno studio pubblicato su Nature Human Behaviour ha rivelato come il calcio possa aiutare le persone incarcerate a migliorare il proprio comportamento durante la detenzione e a facilitare la reintegrazione nella società una volta rilasciate. Attraverso il rafforzamento delle connessioni sociali e l’apprendimento di competenze trasferibili, il calcio potrebbe ridurre i tassi di recidiva.
L’iniziativa, chiamata The Twinning Project, è stata lanciata nel Regno Unito, ma ha esteso i suoi programmi anche in altri paesi, come Stati Uniti, Italia, Australia e Sudafrica. L’obiettivo è quello di migliorare la salute mentale e fisica delle persone incarcerate, fornendo loro competenze utili, come la capacità di costruire relazioni e controllare le proprie emozioni. Il programma consente inoltre di ottenere una qualifica certificata, aumentando le opportunità di occupazione dopo il rilascio.
Il progetto prevede la collaborazione tra le prigioni e i club di calcio professionistici locali. Nel Regno Unito, ad esempio, club di fama mondiale come Liverpool FC, Manchester United FC e Chelsea FC partecipano attivamente al programma. Sebbene ci sia grande entusiasmo per i benefici potenziali, i ricercatori si sono chiesti se il progetto abbia effettivamente un impatto positivo sul comportamento in carcere e sulla vita dopo la detenzione.
Per rispondere a questa domanda, Martha Newson e i suoi colleghi hanno analizzato il comportamento di 676 persone detenute in 45 carceri del Regno Unito che hanno partecipato al progetto, confrontandolo con quello di 1.874 persone che non vi hanno preso parte. I risultati hanno mostrato un miglioramento del comportamento all’interno del carcere, con una riduzione degli episodi di infrazioni disciplinari tra i partecipanti. La chiave di questo successo sembrerebbe risiedere nella creazione di forti legami sociali, attraverso il lavoro di squadra e l’apprendimento di competenze utili anche nella vita fuori dal carcere.
Inoltre, è stato condotto un sondaggio su 1.797 persone con esperienza di assunzione per valutare la loro disponibilità a impiegare ex detenuti. I risultati hanno evidenziato che i datori di lavoro erano più propensi ad assumere persone che avevano partecipato a programmi educativi, come The Twinning Project, rispetto a chi non lo aveva fatto.
Questo studio suggerisce che il calcio, attraverso la creazione di connessioni sociali positive, potrebbe rappresentare uno strumento di riabilitazione efficace per le persone incarcerate. Tuttavia, il successo del programma dipende in parte dall’atteggiamento e dall’ottimismo della popolazione carceraria stessa.