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Ambiente

Allarme inquinamento da PFAS nelle acque superficiali e sotterranee

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Indagine rivela livelli preoccupanti di contaminazione.

Un recente studio pubblicato su Nature Geoscience ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla contaminazione delle risorse idriche globali da parte delle sostanze per- e polifluoroalchiliche – PFAS. Questi composti, spesso definiti ‘chimici eterni’ per la loro natura persistente, potrebbero stare contaminando una grande frazione delle acque mondiali a livelli che superano alcune normative nazionali. Questa scoperta è fondamentale per comprendere gli impatti ecologici delle PFAS e valutarne i potenziali rischi per la salute.

Le PFAS includono oltre 14.000 sostanze chimiche ampiamente utilizzate nella produzione di beni di consumo e manufatti per la loro resistenza all’acqua, all’olio, alle macchie e al calore. Nonostante la loro utilità, la persistenza ambientale di questi composti rappresenta una grave preoccupazione. La loro resistenza alla degradazione porta all’accumulo nell’ambiente, spingendo alcuni paesi a limitarne l’uso e la produzione sotto il trattato della Convenzione di Stoccolma sui Pollutanti Organici Persistenti. Inoltre, diverse nazioni hanno stabilito regolamenti che limitano i livelli di PFAS nell’acqua potabile, riconoscendo i potenziali rischi per la salute. Tuttavia, la distribuzione e l’estensione dell’inquinamento da PFAS nelle risorse idriche globali sono rimaste in gran parte sconosciute fino ad ora.

Denis O’Carroll e la sua squadra hanno intrapreso un’analisi comprensiva, raccogliendo dati sulle PFAS da oltre 45.000 campioni in tutto il mondo dal 2004. Questa valutazione estesa mirava a valutare la prevalenza dell’inquinamento da PFAS nelle acque superficiali e sotterranee rispetto alle normative globali. I risultati sono allarmanti: una parte considerevole delle acque campionate supera i limiti soglia per le PFAS nelle linee guida sull’acqua potabile. L’entità del superamento varia a seconda della giurisdizione e delle fonti di PFAS. Sorprendentemente, anche in aree senza fonti di PFAS identificate, il 31% dei campioni di acque sotterranee ha superato i limiti soglia proposti dall’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti. Inoltre, il 69% e il 6% dei campioni di acque sotterranee con fonti di contaminazione sconosciute hanno superato i criteri stabiliti da Health Canada e dall’Unione Europea, rispettivamente. La prevalenza del superamento aumenta notevolmente nei campioni provenienti da aree con fonti di contaminazione note, come gli impianti di produzione delle PFAS.

I ricercatori suggeriscono che le pratiche attuali di monitoraggio probabilmente sottostimano la vera portata dell’inquinamento da PFAS. Questa sottostima deriva dal numero limitato di sostanze chimiche PFAS monitorate, suggerendo che i livelli effettivi di inquinamento nelle risorse idriche globali potrebbero essere ancora più diffusi di quanto attualmente compreso.

Questo studio sottolinea la necessità urgente di un monitoraggio e di una regolamentazione completa degli inquinanti PFAS per salvaguardare la salute ambientale e pubblica. La natura pervasiva dell’inquinamento da PFAS presenta una sfida formidabile, richiedendo una risposta globale per mitigarne l’impatto sulle risorse idriche e il benessere umano.

Articolo Nature Geoscience: Underestimated burden of per- and polyfluoroalkyl substances in global surface waters and groundwaters. DOI 10.1038/s41561-024-01402-8.

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