Tra dialogo internazionale e innovazione, il premier spiega gli sforzi dell’Italia sul palcoscenico globale, dall’Africa all’intelligenza artificiale.
Durante la sua recente visita in Canada, il Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha offerto un bilancio positivo dei suoi incontri, evidenziando la convergenza sulle priorità italiane per la Presidenza del G7. Tra le iniziative sottolineate, l’attenzione verso l’Africa, la gestione dei flussi migratori, la lotta contro i trafficanti di esseri umani, l’intelligenza artificiale, l’Indo-Pacifico, e un inedito focus sulla disabilità. “Sono molto contenta perché è una Presidenza G7 che ha molto di imprimatur italiano”, ha affermato Meloni, esprimendo ottimismo per i risultati concreti che spera di ottenere.
Sul fronte internazionale, la Presidente ha risposto a domande riguardanti la sicurezza nel Mar Rosso, l’importanza strategica dell’Africa, e la cooperazione con gli Stati Uniti e il Canada. Ha anche discusso di intelligenza artificiale, sottolineando la necessità di un approccio condiviso e centrato sull’uomo.
Riguardo alla situazione in Ucraina, Meloni ha chiarito la sua posizione sulle dichiarazioni di Zelensky riguardanti le personalità filorusse e ha affrontato la questione del sostegno alle forze dell’ordine in Italia, respingendo le interpretazioni di un suo presunto attacco al Quirinale.
Inoltre, ha espresso la sua visione per una cooperazione rinnovata con l’Africa, proponendo un G7 Africa Business Forum per coinvolgere il settore privato e sottolineando la differenza tra un approccio caritatevole e uno di partnership paritaria.
Sul tema dell’intelligenza artificiale, Meloni ha ribadito l’importanza di un governo dell’IA che consideri gli impatti sul mercato del lavoro e la distribuzione della ricchezza, in linea con gli sforzi iniziati sotto la Presidenza giapponese del G7.
Infine, ha affrontato domande su temi nazionali, come la situazione politica in Sardegna e le dinamiche interne al G7 riguardanti l’utilizzo degli asset sovrani russi per la ricostruzione dell’Ucraina, sottolineando le complessità legali e finanziarie.
Concludendo, Meloni ha difeso la riforma costituzionale proposta dal suo governo, respingendo le critiche di un presunto tentativo di ridurre i poteri del Presidente della Repubblica e ribadendo il suo rispetto per questa figura istituzionale.
