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Medicina e Salute

Dieta iperproteica e rischio cardiovascolare: nuovi studi sollevano dubbi

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Ricerca su Nature Metabolism collega l’eccesso di proteine e leucina all’aterosclerosi.

Una recente pubblicazione su Nature Metabolism getta luce sui potenziali rischi legati all’assunzione eccessiva di proteine nella dieta, soprattutto in relazione allo sviluppo dell’aterosclerosi. Il lavoro di ricerca, condotto da Babak Razani e il suo team, esamina gli effetti di una dieta ad alto contenuto proteico e il conseguente aumento dell’aminoacido leucina, sia negli animali che negli esseri umani, rivelando dati che potrebbero rivedere le attuali raccomandazioni sull’assunzione di proteine.

Le proteine, sebbene siano un macronutriente essenziale, vengono consumate nelle società occidentali in quantità superiore di circa un terzo rispetto alle dosi giornaliere raccomandate. Ricerche precedenti su modelli animali hanno già mostrato come un’eccessiva assunzione di proteine possa portare all’aterosclerosi, ovvero l’ispessimento e l’indurimento delle arterie, e studi osservazionali hanno legato il consumo eccessivo di proteine a eventi cardiovascolari avversi.

Nel loro studio, Razani e colleghi hanno eseguito due esperimenti controllati su un totale di 23 partecipanti, uomini e donne, classificati come sovrappeso. Nel primo esperimento, 14 partecipanti hanno consumato due pasti liquidi da 500 kcal, il primo molto ricco di proteine e il secondo molto povero. Nel secondo esperimento, 9 partecipanti hanno consumato un pasto standard da 450 kcal con due diverse quantità di proteine (16 grammi vs 25 grammi), prendendo campioni di sangue prima e dopo i pasti a 1 e 3 ore dall’ingestione.

I risultati suggeriscono che l’assunzione di proteine in eccesso rispetto a 25 grammi per pasto può aumentare i livelli di leucina nel sangue, influenzando monociti e macrofagi, cellule fondamentali del sistema immunitario. Ulteriori esperimenti hanno dimostrato che la leucina è in grado di attivare la via mTOR, responsabile di diverse funzioni cellulari, come la proliferazione e l’apoptosi. Nei topi, diete con un apporto proteico superiore al 22% del fabbisogno energetico hanno mostrato un incremento di leucina in circolazione, con effetti simili sulle cellule immunitarie e l’attivazione di mTOR, sufficienti a promuovere l’aterosclerosi nei topi maschi, anche in assenza di diete ad alto contenuto proteico.

Questi risultati aprono nuove prospettive sulle implicazioni delle diete ad alto contenuto proteico sugli eventi cardiovascolari, sottolineando la necessità di ulteriori ricerche per valutare tutti gli effetti derivanti da diverse assunzioni proteiche. La ricerca evidenzia l’importanza di un approccio equilibrato nell’assunzione di proteine, ponendo le basi per future indagini che potrebbero portare a una revisione delle linee guida dietetiche attuali.

Articolo Nature Metabolism: Identification of a leucine-mediated threshold effect governing macrophage mTOR signalling and cardiovascular risk. DOI
10.1038/s42255-024-00984-2

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