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Il canto sottomarino delle balene: uno studio lo spiega

Balene-Karim-Iliya

Biologia marina: studio svela come le balene comunicano, evidenziando la minaccia dell’inquinamento acustico.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, offre nuove intuizioni sulle modalità di comunicazione di questi maestosi mammiferi marini e su come potrebbero essere influenzati dall’attività umana.

La ricerca si concentra sull’anatomia specializzata della laringe delle balene fan tutte, un meccanismo che consente loro di produrre suoni in maniera unica. A differenza delle balene dentate, che utilizzano un organo vocale nasale, si pensa che le balene fan tutte si affidino alla laringe per produrre suoni. Tuttavia, fino ad ora, non era chiaro come questo avvenisse.

Coen Elemans e i suoi colleghi hanno esaminato le laringi di tre balene fan tutte arenate – specificamente di specie sei, minke comune e megattera – utilizzando tecniche di scansione e modellazione per ricostruire come potesse avvenire la vocalizzazione. Hanno scoperto che il suono è prodotto dalle vibrazioni aerodinamiche di strutture vocali specifiche presenti nella laringe delle balene fan tutte, che non si trovano nelle balene dentate. Queste strutture specializzate consentono la produzione di suoni e il riciclo dell’aria, impedendo contemporaneamente l’inalazione di acqua.

I modelli computazionali delle vocalizzazioni indicano che queste permettono comunicazioni a bassa frequenza su grandi distanze in acque opache, con una profondità massima di 100 m e una frequenza massima di 300 Hz. Gli autori sostengono che le strutture laringee sarebbero incapaci di produrre suoni a frequenze superiori, limitando così la comunicazione a distanze maggiori (centinaia di chilometri). Questo limite è particolarmente significativo perché posiziona il canto delle balene all’interno dell’intervallo di rumore tipicamente generato dalle navi (30–300 Hz), suggerendo che la comunicazione tra le balene fan tutte potrebbe essere gravemente compromessa dall’attività umana. La loro fisiologia vocale, infatti, non permetterebbe loro di superare questo intervallo di frequenze.

Questo studio evidenzia l’importanza delle adattabilità fisiologiche che hanno permesso alle balene fan tutte di comunicare sott’acqua, ma sottolinea anche come la loro comunicazione possa essere vulnerabile all’inquinamento acustico prodotto dalle navi. Questa ricerca potrebbe avere implicazioni significative per la conservazione delle balene, sottolineando la necessità di mitigare gli impatti dell’inquinamento acustico sui mammiferi marini.

Articolo Nature: Evolutionary novelties underlie sound production in baleen whales. DOI 10.1038/s41586-024-07080-1.

  • Audio: cortesia Nature
  • Immagini: cortesia Karim Iliya.

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