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Medicina e Salute

Demenza: possibile anticiparne la diagnosi anni prima con un esame del sangue

Come un esame del sangue potrebbe rivoluzionare la lotta alla demenza.

Immagina di poter sapere, con un semplice esame del sangue, se sei a rischio di sviluppare demenza anni prima che i primi sintomi si manifestino. Questo non è più fantascienza, grazie a una ricerca rivoluzionaria pubblicata su Nature Aging. Un team internazionale di scienziati ha scoperto marcatori proteici nel sangue che potrebbero fare proprio questo: predire il rischio di demenza, inclusa la malattia di Alzheimer e la demenza vascolare, con più di un decennio di anticipo.

Fino ad ora, gran parte della ricerca si è concentrata su poche proteine, trascurando il potenziale di una visione più ampia. Ma Jin-Tai Yu, Jian-Feng Feng, Wei Cheng e i loro colleghi hanno cambiato il gioco, analizzando i dati di oltre 52.000 persone dal Biobanco del Regno Unito. Hanno scoperto che proteine specifiche, come GFAP, NEFL, GDF15 e LTBP2, possono essere dei veri e propri segnali d’allarme per chi è a rischio di sviluppare demenza.

Questo significa che, potenzialmente, si potrebbe intervenire prima, modificando stili di vita o iniziando trattamenti che potrebbero rallentare, se non addirittura prevenire, lo sviluppo della malattia. I livelli di GFAP, ad esempio, iniziano a cambiare fino a 10 anni prima che la demenza sia diagnosticata, offrendo una finestra preziosa per interventi precoci.

La bellezza di questo studio non sta solo nella sua innovazione ma nella speranza che offre. Immagina di avere la possibilità di sapere in anticipo e di poter fare qualcosa al riguardo. Questa ricerca apre esattamente quella porta, promettendo di trasformare la diagnosi precoce e la prevenzione della demenza in realtà tangibili per milioni di persone in tutto il mondo.

Tuttavia, gli autori della ricerca sono cauti e sottolineano che i risultati devono essere validati attraverso ulteriori studi. Ma la direzione è chiara: siamo sulla soglia di una nuova era nella lotta contro la demenza, un’era in cui la conoscenza e la prevenzione possono realmente fare la differenza nella vita delle persone.

La prospettiva di poter agire prima che la malattia manifesti i suoi sintomi più debilitanti non è solo entusiasmante; è una rivoluzione che potrebbe cambiare il modo in cui affrontiamo una delle sfide sanitarie più complesse del nostro tempo. Con la ricerca che procede a ritmi sempre più accelerati, il futuro della prevenzione della demenza appare oggi più luminoso che mai.

Articolo Nature Aging: Plasma proteomic profiles predict future dementia in healthy adults. DOI 10.1038/s43587-023-00565-0.

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