Giornale Online Direttore Paolo Centofanti

Canale Fede e Ragione

Il Papa: amore ha bisogno di incontro, tempo e spazio, non può ridursi a selfie e schermi

Angelus di Papa Francesco Piazza San Pietro

Così il Pontefice durante l’Angelus di ieri, Domenica 11 febbraio 2024.

Papa Francesco ha riflettuto sulla guarigione di un lebbroso narrata nel Vangelo secondo Marco (1,40-45), enfatizzando l’immediata risposta compassionevole di Gesù: “Al malato, che lo implora, Gesù risponde: «Lo voglio, sii purificato!». Pronuncia una frase semplicissima, che mette immediatamente in pratica. Infatti «subito la lebbra scomparve ed egli guarì».” Questa frase esemplifica l’approccio di Gesù nei confronti della sofferenza: azioni concrete precedute da poche parole.

Il Papa ha messo in luce l’importanza dell’agire concreto e della presenza fisica nel mostrare amore e cura verso gli altri, contrapponendosi a un mondo che sempre più spesso si affida a relazioni virtuali. Ha citato l’apostolo Giacomo (2,15-16) per ricordare che “L’amore ha bisogno di concretezza, l’amore ha bisogno di presenza, di incontro, ha bisogno di tempo e spazio donati: non può ridursi a belle parole, a immagini su uno schermo, a selfie di un momento o a messaggini frettolosi.”

Francesco ha invitato i fedeli a riflettere sulla propria disponibilità ad ascoltare e aiutare concretamente gli altri, ponendo l’accento sull’importanza di modificare i propri programmi per rispondere alle necessità altrui: “Chiediamoci oggi: io so mettermi in ascolto delle persone, sono disponibile alle loro buone richieste? Oppure accampo scuse, rimando, mi nascondo dietro parole astratte e inutili?” Ha poi invocato l’intercessione di Maria affinché aiuti tutti ad essere pronti e concreti nell’amore.

Dopo l’Angelus, ha ricordato la canonizzazione di María Antonia de Paz y Figueroa, una santa argentina, e ha sottolineato l’importanza delle relazioni nella malattia, in occasione della Giornata Mondiale del Malato. Ha espresso vicinanza a tutte le persone malate o fragili e ha evidenziato la negazione del diritto alle cure in contesti di povertà estrema e guerra, menzionando specificamente “Ma in questa Giornata, fratelli e sorelle, non possiamo tacere il fatto che ci sono tante persone, oggi, alle quali è negato il diritto alle cure, e dunque il diritto alla vita!”

Il Papa ha concluso l’Angelus salutando i fedeli provenienti da varie parti del mondo e ha invitato tutti a pregare per lui, augurando una buona domenica e un buon pranzo.

Questo messaggio dell’Angelus riflette l’impegno costante del Papa per la cura e la compassione verso i più bisognosi e la sua condanna delle ingiustizie che negano i diritti umani fondamentali, sottolineando l’importanza dell’azione concreta e della presenza fisica nell’espressione dell’amore cristiano.

Comments

comments