Luce nelle tenebre: il messaggio di speranza di Papa Francesco.
Nell’udienza generale di ieri, mercoledì 7 febbraio 2024, tenutasi nell’Aula Paolo VI, Papa Francesco ha proseguito il suo ciclo di catechesi incentrato sui vizi e le virtù, affrontando questa volta il tema della tristezza. Ha distinto due forme di tristezza: una “amica”, che può condurre alla salvezza, e una “malattia dell’anima” che invece deriva da delusioni e perdite, prostrandoci in uno stato di abbattimento.
La tristezza “amica” è quella che, attraverso la grazia di Dio, si trasforma in gioia e fa parte del cammino di conversione, come illustrato nella parabola del figlio prodigo e nei sentimenti di pentimento per i peccati commessi. Al contrario, la tristezza che “viene dal Maligno” è legata alla perdita di speranze o desideri, come nel racconto dei discepoli di Emmaus, e porta a sentimenti di scoraggiamento, debolezza, depressione e angoscia.
Papa Francesco ha messo in guardia contro questa seconda forma di tristezza, sottolineando come possa indurci in un piacere del non piacere, una sorta di indulgenza in un dolore senza fine che non fa altro che erodere lo spirito. Ha citato il monaco Evagrio e i padri del deserto per descrivere la tristezza come un demone che consuma il cuore dall’interno.
L’appello del Papa è stato chiaro: dobbiamo distinguere tra le due forme di tristezza e reagire di conseguenza, mantenendo sempre la speranza nella gioia che viene dalla risurrezione di Cristo. Ha ricordato che, nonostante le prove e le delusioni, la fede in Gesù risorto ci libera dalla tristezza e ci invita a vivere ogni giorno come un esercizio di risurrezione, puntando alla santità come unica vera cura contro la tristezza.
Infine, Francesco non ha dimenticato di sollevare preghiere per la pace, ricordando le situazioni di conflitto in Ucraina, Palestina, Israele, tra i Rohingya e in altre parti del mondo, sottolineando come la guerra sia sempre una sconfitta.
Concludendo, il Papa ha rivolto il suo pensiero ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli, invocando su di loro la benedizione materna della Vergine di Lourdes, la cui festa ricorre la prossima domenica, augurando a tutti la sua benedizione.
