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Un mondo più umano: le parole di Papa Francesco sull’amore universale

Papa-Francesco-Piazza-San-Pietro

Il Papa all’Angelus invita a trasformare la fede in gesti reali di amore, giustizia e pace sociale.

Nell’Angelus di oggi, Papa Francesco riflette sulla figura di un Gesù in movimento, sottolineando l’importanza dell’azione di Dio verso l’umanità. “Il Vangelo della Liturgia ci mostra Gesù in movimento,” dice il Papa, evidenziando come Gesù non sia statico, ma sempre in viaggio verso coloro che hanno bisogno di lui. Questo movimento di Gesù simboleggia l’approccio proattivo di Dio nei confronti dell’umanità, un Dio che non è “un padrone distaccato” ma “un Padre pieno d’amore che si fa vicino”.

Papa Francesco invita a riflettere sulla nostra percezione di Dio: “Può darsi che dentro di noi ci sia ancora l’idea di un Dio distante, freddo, indifferente alla nostra sorte.” Contrariamente a questa visione, il comportamento di Gesù rivela “un Padre che vuole salvare e liberare, guarire da ogni male del corpo e dello spirito.” Il Papa enfatizza che l’atteggiamento di Dio verso l’umanità è caratterizzato da “vicinanza, compassione e tenerezza”.

Queste riflessioni portano a domande personali sulla fede: se sia vissuta in maniera statica o se ci spinga verso gli altri per diffondere la consolazione e la speranza di Dio. “La fede ci mette l’inquietudine del cammino oppure per noi è una consolazione intimista, che ci lascia tranquilli?” chiede il Papa, invitando i fedeli a non restare “cristiani da sacrestia”, o “da salotto”, ma a diventare “portatori della speranza e della guarigione di Dio”.

Nella seconda parte dell’Angelus, Francesco si rivolge a eventi globali e questioni di attualità, come il Capodanno lunare: “Il prossimo 10 febbraio, in Asia orientale e in diverse parti del mondo, milioni di famiglie celebreranno il capodanno lunare.” Offre i suoi auguri e prega per la pace, sottolineando che essa è “una responsabilità di pochi, ma dell’intera famiglia umana”.

Il Papa ricorda inoltre la Giornata per la Vita in Italia, evidenziando l’importanza di riconoscere il valore di ogni vita umana: “ogni vita umana, anche quella più segnata da limiti, ha un valore immenso ed è capace di donare qualcosa agli altri.”

Concludendo, Francesco invoca preghiere per le vittime di conflitti e disastri naturali, come i “devastanti incendi che hanno colpito il centro del Cile”, dimostrando la sua vicinanza e preoccupazione per tutte le forme di sofferenza nel mondo.

L’Angelus di Papa Francesco si caratterizza dunque per un forte invito all’empatia, all’azione concreta e alla riflessione sulla natura profonda della nostra fede, sempre accompagnato da un messaggio di speranza e di vicinanza da parte di Dio verso l’umanità.

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