Un discorso che unisce testa, cuore e azione nella formazione integrale dell’essere umano.
Nel suo saluto alla delegazione dell’Università di Notre Dame dell’Indiana, USA, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di un’educazione che vada oltre la pura acquisizione di conoscenze, abbracciando una formazione completa della persona.
Parlando nella Sala Clementina il 1° febbraio 2024, il Pontefice ha accolto calorosamente il Presidente dell’Università, Padre John Jenkins, i membri del Board of Trustees e le Autorità Accademiche, riconoscendo il ruolo fondamentale dell’istituzione nella promozione della missione della Chiesa.
L’educazione ha tre linguaggi.
Papa Francesco ha delineato una visione dell’educazione basata su tre linguaggi: quello della testa, del cuore e dell’azione. Ha evidenziato l’importanza di un equilibrio tra lo sviluppo intellettuale, la formazione emotiva e spirituale e l’impegno pratico e sociale. Questa visione pone l’accento sull’armonia tra fede e ragione e sulla necessità di un approccio educativo che sia interdisciplinare e collaborativo.
L’università come comunità di crescita.
Il Papa ha sottolineato il ruolo dell’Università di Notre Dame come comunità che non solo impartisce conoscenze, ma anche accompagna i giovani attraverso i sentieri della vita, aiutandoli a coltivare un’apertura verso tutto ciò che è vero, buono e bello. Ha posto una domanda provocatoria: “Voi aiutate i giovani a sognare?” Questo richiama l’importanza di promuovere il dialogo, la cultura dell’incontro e il ruolo essenziale della religione nell’educazione del cuore.
Lavoro e studio per un mondo migliore.
Papa Francesco ha infine incoraggiato l’Università a continuare i suoi sforzi nel promuovere l’impegno solidale degli studenti verso le comunità più svantaggiate, evidenziando l’importanza dell’uscita verso le periferie per incontrare e servire Cristo nel prossimo.
Il discorso di Papa Francesco alla delegazione dell’Università di Notre Dame riflette una visione dell’educazione che va oltre l’acquisizione della conoscenza, abbracciando una formazione completa dell’essere umano in tutte le sue dimensioni. L’invito del Pontefice a una formazione che integra testa, cuore e mani apre nuove prospettive per le istituzioni educative cattoliche nel perseguire una missione che è al contempo intellettuale, spirituale e pratica.