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Santo Stefano: fede e coraggio nella riflessione di Papa Francesco

Papa Francesco 15 marzo 2017

Nell’Angelus di ieri il Papa ha celebrato il protomartire, esplorando il suo significato storico e attuale nella fede cristiana.

Nella giornata subito successiva al Natale, la comunità cristiana celebra Santo Stefano, il primo martire, una figura di grande significato nella storia della Chiesa. Papa Francesco, rivolgendosi ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro, ha offerto una profonda riflessione su questo santo e sul suo martirio, come descritto negli Atti degli Apostoli.

La vita e il martirio di Santo Stefano

Descritto come un uomo di buona reputazione e servitore devoto, è ricordato per la sua ferma testimonianza della fede in Gesù Cristo. Il Papa ha sottolineato come il suo servizio generoso e la sua integrità lo abbiano condotto al martirio, diventando un simbolo di fedeltà e sacrificio. La sua morte, avvenuta sotto gli occhi di Saulo, il futuro Apostolo Paolo, è stata un momento cruciale che, secondo il Papa, ha segnato un seme di conversione nel cuore di Saulo.

Il sacrificio dei martiri per la fede

Papa Francesco ha enfatizzato il concetto che “il sangue dei martiri [è] seme di cristiani”. Questo afferma che, nonostante le persecuzioni e le sofferenze, il sacrificio dei martiri non è vano, ma piuttosto diventa un fertile terreno per la diffusione della fede. La testimonianza di Santo Stefano, in particolare, è vista come un potente esempio di coraggio e perdono, anche di fronte alla morte.

Le persecuzioni dei cristiani oggi

Il Papa ha poi fatto un parallelo con i tempi moderni, osservando che la persecuzione dei cristiani continua ancora oggi. Ha espresso vicinanza e sostegno a coloro che soffrono o muoiono per la loro fede, così come a coloro che vivono quotidianamente la loro fedeltà al Vangelo in modi umili e silenziosi.

Un invito alla riflessione e alla preghiera

Infine, Papa Francesco ha invitato i fedeli a riflettere sulla loro propria testimonianza del Vangelo e a pregare per coloro che sono perseguitati per la loro fede. Ha chiesto di contemplare se i sacrifici e le sfide affrontate nel nome della fede possono, come nel caso di Santo Stefano, diventare semi di bene e speranza.

Concludendo il suo Angelus, il Papa ha rinnovato i suoi auguri di pace e ha ringraziato coloro che hanno inviato messaggi di auguri e preghiere. Ha anche incoraggiato i fedeli a visitare il Presepe in Piazza San Pietro e a lasciarsi colpire dallo stupore e dall’adorazione che esso ispira.

Papa Francesco ha concluso con un appello alla preghiera per la pace, menzionando in particolare le situazioni di conflitto in Siria, Gaza e Ucraina. Il suo messaggio è stato un invito a contemplare la vita e il martirio di Santo Stefano come fonte di ispirazione e coraggio nella fede.

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