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Rinnovamento del cuore e dell’anima: il messaggio natalizio di Papa Francesco alla Curia Romana

Papa-Francesco-Piazza-San-Pietro

Ascolto, discernimento, cammino: le chiavi del servizio secondo il Pontefice.

In un discorso emozionante rivolto alla Curia Romana, Papa Francesco ha esortato i membri della Chiesa a un rinnovamento spirituale basato su tre pilastri: ascolto, discernimento e cammino. Il suo messaggio, pervaso di riferimenti biblici e di esempi concreti, ha mirato a risvegliare nei cuori lo stupore per il Natale, un momento che ricorda la vicinanza, la compassione e la tenerezza di Dio verso l’umanità.

Ascolto: il cuore dell’annuncio.

Il Papa ha iniziato il suo discorso evidenziando l’importanza dell’ascolto, prendendo esempio dalla Vergine Maria. Ha descritto un ascolto che va oltre il semplice udire, un ascolto del cuore che implica un coinvolgimento totale e una relazione personale con Dio. Questo tipo di ascolto richiede umiltà, apertura e la capacità di superare pregiudizi e schemi preconfezionati.

Discernimento: la sfida del cambiamento.

Passando al tema del discernimento, il Papa ha citato la figura di Giovanni Battista, un profeta che ha dovuto rivedere le sue aspettative e accettare una nuova comprensione del Messia. Papa Francesco ha sottolineato che il discernimento è fondamentale per comprendere la volontà di Dio, specialmente in un mondo complesso e in rapida evoluzione. Ha evidenziato l’importanza di evitare rigidità ideologiche e di rimanere aperti alle sorprese dello Spirito Santo.

Cammino: verso l’incontro con Dio.

Infine, il Pontefice ha parlato del cammino, usando l’esempio dei Magi, per illustrare l’importanza di rimanere in movimento nella fede. Ha esortato i membri della Curia a non cadere nella staticità o nel conforto delle certezze, ma a cercare sempre nuove strade e soluzioni guidate dalla luce del Vangelo.

Un messaggio universale.

Questo discorso di Papa Francesco non è solo un messaggio per la Curia Romana, ma un invito a tutti i fedeli a vivere con maggiore intensità l’ascolto, il discernimento e il cammino nella propria vita di fede. È un richiamo a non perdere mai lo stupore per il Natale e per il dono dell’Incarnazione, e a servire gli altri con umiltà e generosità.

Il Papa ha concluso il suo discorso con gli auguri di un Santo Natale e un invito a pregare davanti al presepe, mantenendo sempre vivo il senso dell’umorismo, “che è salute”.

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