L’appello del Pontefice nell’udienza generale a una conversione pastorale e missionaria e alla pace.
Nell’udienza generale di ieri, Papa Francesco ha concluso il ciclo dedicato allo zelo apostolico, esortando i credenti a coltivare la passione per l’annuncio del Vangelo. Ha richiamato il gesto simbolico del Battesimo, in cui si invoca il dono di ascoltare la Parola di Dio e professare la fede.
Riflettendo sul miracolo di Gesù che da udito e voce a un sordomuto, il Papa ha evidenziato che l’episodio si svolge in territori abitati principalmente da pagani. Questo fatto, secondo Papa Francesco, sottolinea la natura universale del messaggio evangelico. Ha enfatizzato il concetto di “effatà”, l’invito a “aprirsi”, rivolto non solo al sordomuto, ma a tutti i discepoli di allora e di oggi.
Il Pontefice ha sottolineato che ogni battezzato ha ricevuto l'”effatà dello Spirito” e ha richiamato l’attenzione sulla necessità di essere aperti alla Parola di Dio e al servizio degli altri. Ha ammonito contro l’atteggiamento chiuso dei cristiani, definendoli ideologi della chiusura, e ha esortato i credenti a essere aperti all’annuncio della Parola e all’accoglienza degli altri.
Il discorso ha concluso con un richiamo al desiderio missionario di Gesù, esortando tutti i battezzati a testimoniare e annunciare la presenza di Gesù nelle loro vite. Ha invitato la Chiesa a una conversione pastorale e missionaria, citando il mandato di Gesù a Pietro di pascere le sue pecore come modello di impegno missionario.
L’appello alla pace in Israele, Palestina e Ucraina.
Infine, Papa Francesco ha dedicato un appello al conflitto in Israele e Palestina, esortando un immediato cessate-il-fuoco umanitario. Ha incoraggiato il riprendere dei negoziati e ha chiesto un impegno urgente per portare aiuti umanitari a Gaza. Il Papa ha sottolineato la sofferenza delle popolazioni coinvolte e ha rinnovato l’appello per la pace, ribadendo “no alle armi, sì alla pace”. Ha invitato a pregare per la fine delle sofferenze in varie zone di conflitto, con particolare attenzione a Ucraina, Israele e Palestina.