Il premier: rafforzare e tutelare il settore artigianale e le piccole e medie imprese in Italia.
Il presidente Meloni ha tenuto ieri un discorso alla Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, esprimendo inizialmente gratitudine per l’invito e salutando tutti i presenti, compresi gli associati e gli imprenditori e gli artigiani. “voglio ringraziare il presidente Costantini per l’invito, – ha affermato – voglio salutare tutta la confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa, tutti gli associati, gli imprenditori artigiani presenti in questa sala…”
Meloni ha poi sottolineato l’importanza degli artigiani e delle piccole e medie imprese per l’Italia, definendoli come la “spina dorsale” della nazione. “Considero da sempre gli artigiani e le piccole e medie imprese ossatura della nostra nazione – ha dichiarato – quella spina dorsale fatta di uomini di donne di famiglie che ogni giorno consente all’Italia di essere prospera, di produrre ricchezza, di produrre posti di lavoro”.
Il discorso si è focalizzato sul lavoro del governo nel proteggere e valorizzare il settore artigianale e delle PMI. Meloni ha parlato dei provvedimenti intrapresi dal governo, citando il disegno di legge sul made in Italy e misure specifiche nella legge di bilancio. “Penso al disegno di legge quadro sul made in Italy – ha spiegato – che è destinato a sostenere e valorizzare questa nostra eccellenza con un fondo sovrano dedicato che ha uno stanziamento iniziale di 1 miliardo di euro”.
Meloni anche affrontato il tema del rapporto tra stato e contribuente, sottolineando la necessità di un approccio basato su fiducia e collaborazione. Ha citato alcune delle riforme fiscali, come l’accorpamento degli scaglioni IRPEF e la riduzione delle sanzioni, oltre alla facilitazione degli accordi preventivi con il fisco per i contribuenti di minori dimensioni.
Il presidente del Consiglio ha poi discusso le sfide più ampie del mercato del lavoro, inclusa l’occupazione femminile, e le disparità salariali. Ha espresso il suo disaccordo con l’idea del salario minimo orario, affermando che la soluzione non sta in questa direzione, ma piuttosto nel rafforzare ulteriormente la contrattazione collettiva.
Infine, il premier ha concluso il suo discorso ringraziando la CNA e esprimendo il desiderio di un governo che operi con la stessa meticolosità e dedizione di un artigiano. “Voi siete artigiani, piccoli e medi imprenditori – ha affermato – ogni giorno mettete in quello che fate un’attenzione, una cura, una dedizione che vi rende speciali… noi vogliamo essere un po’ come voi, essere diciamo così degli Artigiani per l’Italia no, occuparci della nostra nazione, del nostro popolo con la stessa meticolosità, lo stesso amore, lo stesso cuore con la quale un artigiano realizza i suoi prodotti”.
