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Parkinson: neuroprotesi per il trattamento dei disturbi motori causati dalla malattia

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Nature: la stimolazione epidurale mirata migliora la mobilità in pazienti affetti da Parkinson: studio dimostrativo con neuroprotesi.

Un nuovo studio pubblicato su Nature Medicine riporta che la stimolazione epidurale mirata del midollo spinale mediante una neuroprotesi impiantata ha migliorato le capacità di camminare e mantenere l’equilibrio in un individuo con gravi deficit motori dovuti alla malattia di Parkinson cronica. Questi risultati evidenziano il potenziale delle neuroprotesi nel trattamento dei disturbi motori nei pazienti affetti da Parkinson.

Circa il 90% delle persone con la malattia di Parkinson avanzata presenta deficit locomotori, tra cui problemi di deambulazione, disturbi dell’equilibrio e episodi di blocco durante la camminata. Questi deficit riducono la qualità della vita, aumentano la gravità di condizioni correlate e le terapie attualmente disponibili risultano inefficaci. La stimolazione epidurale elettrica mirata (EES) del midollo spinale lombosacrale modula l’attività dei neuroni responsabili dei movimenti locomotori ed è stata recentemente dimostrata essere in grado di ripristinare la capacità di stare in piedi e camminare nelle persone paralizzate a causa di lesioni al midollo spinale.

Nature: intervista di NeuroRestore. Credits: Courtine et Al and Swiss Federal Institute of Technology, University Hospital Lausanne, University of Lausanne and .NeuroRestore.

Grégoire Courtine e colleghi hanno sviluppato una neuroprotesi basata su EES per ripristinare l’attivazione naturale dei neuroni delle gambe interrotta durante la deambulazione nei pazienti affetti da Parkinson. Dopo un’ampia validazione di questa neuroprotesi su modelli non umani di primati, gli autori hanno avviato uno studio pionieristico su un individuo di 62 anni con una storia di 30 anni di malattia di Parkinson, caratterizzata da gravi deficit motori nonostante trattamenti farmacologici e di stimolazione cerebrale profonda.

È stata prima generata una mappa anatomica personalizzata delle regioni del midollo spinale da mirare con l’EES, che ha guidato l’impianto chirurgico preciso della neuroprotesi. Sensori wireless indossati dal partecipante sono stati poi utilizzati per rilevare le intenzioni di deambulazione e attivare l’EES per stimolare i neuroni delle gambe al fine di generare movimenti naturali durante la camminata. I risultati dello studio mostrano che la neuroprotesi ha migliorato i deficit nella camminata e nell’equilibrio del partecipante, il quale ha riferito un notevole miglioramento nella sua qualità di vita (il partecipante utilizza la neuroprotesi da quasi due anni, per circa otto ore al giorno).

Questi risultati preliminari suggeriscono che la stimolazione EES mirata potrebbe rappresentare una potenziale opzione terapeutica per il trattamento dei deficit locomotori comuni nella malattia di Parkinson. Tuttavia, si tratta di uno studio dimostrativo con un unico partecipante, e ulteriori studi su scala più ampia sono necessari per convalidare l’efficacia di questo approccio.

Articolo Nature Medicine: A spinal cord neuroprosthesis for locomotor deficits due to Parkinson’s disease. Una neuroprotesi del midollo spinale per i deficit locomotori dovuti alla malattia di Parkinson. DOI 10.1038/s41591-023-02584-1.

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