La riflessione del Pontefice nella solennità di Tutti i Santi.
Nell’Angelus di oggi, Papa Francesco ha riflettuto sulla Solennità di Tutti i Santi, sottolineando due aspetti fondamentali della santità: è un dono divino e un cammino da percorrere insieme.
Il Papa ha iniziato affermando che la santità è un dono di Dio che riceviamo attraverso il Battesimo, sottolineando che i santi non sono figure remote o inarrivabili, ma persone come noi, i nostri amici, che condividono la stessa origine nel Battesimo. Ha invitato a considerare i “santi della porta accanto”, persone comuni che vivono la vita cristiana con semplicità.
Ha evidenziato che ogni dono comporta una responsabilità e ha spiegato che tutti i battezzati hanno il compito di mantenere e perfezionare la santità ricevuta. La santità, quindi, è anche un cammino da percorrere insieme, aiutandosi reciprocamente e unendosi ai Santi come compagni fidati.
Il Papa ha sottolineato il ruolo dei Santi come modelli di vita e fonte di aiuto attraverso la preghiera, incoraggiando a conoscere le loro storie e a rivolgersi a loro nella preghiera. Ha concluso con una preghiera a Maria, Regina di tutti i Santi, affinché ci faccia sentire la gioia del dono ricevuto e accresca il nostro desiderio della meta eterna.
Nel saluto finale dopo l’Angelus, Papa Francesco ha rivolto il suo affetto ai pellegrini provenienti da diverse parti del mondo e ha menzionato alcune comunità e gruppi specifici presenti nella piazza. Ha anche annunciato che avrebbe celebrato la Messa nel Cimitero dei caduti del Commonwealth durante la Seconda guerra mondiale il giorno seguente. Infine, ha esortato a continuare a pregare per le popolazioni che soffrono a causa delle guerre odierne, ricordando in particolare l’Ucraina, la Palestina, Israele e altre regioni in conflitto.
