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Diritti e inclusione

Arrestato portiere e presunto avvocato: “vendeva” immobili senza averne titolo

Il portiere avrebbe truffato potenziali acquirenti di immobili nello storico stabile dove lavorava, e dove abitò Dino Buzzati.

Un uomo di circa 60 anni è stato arrestato a Milano per aver venduto ripetutamente lo stesso appartamento situato nella storica Casa della Fontana, una residenza signorile vicino ai giardini Indro Montanelli, dove una volta abitò lo scrittore Dino Buzzati.

Il portiere, un individuo con una vita avventurosa e una condanna precedente per truffa, lavorava come nella Casa della Fontana dal 2013, dopo essere stato ospite al programma televisivo Maurizio Costanzo Show. Avrebbe orchestrato una sofisticata truffa che avrebbe coinvolto noti ristoratori, professionisti, un giornalista e un nobile milanese, facendo incassare a se stesso oltre 180.000 euro.

La sua truffa si sarebbe basata sull’inganno delle vittime, attirate dall’opportunità di un affare eccezionale. L’uomo aveva guadagnato la fiducia e la stima dei residenti della Casa della Fontana nel corso dei suoi dieci anni come portiere. Nessuno aveva motivo di dubitare quando ha iniziato a propagandare la vendita dell’appartamento e del garage, sostenendo che i proprietari avevano bisogno di denaro e richiedendo alle vittime bonifici da 5.000 a 30.000 euro come caparra, parcella di intermediazione o diritto di prelazione.

Il portiere avrebbe quindi presentato documenti falsificati, tra cui un rogito intestato al proprietario, e accompagnato gli acquirenti a visitare gli immobili di cui aveva le chiavi, che gli erano state lasciate per situazioni di emergenza. L’inganno sembrava credibile, soprattutto perché i prezzi proposti erano notevolmente inferiori al valore di mercato, e l’arrestato si muoveva con discrezione per mantenere la confidenza delle vittime.

Le indagini hanno rivelato che l’uomo aveva una condanna precedente per truffa del 2016 a Parma, con una pena di un anno e mezzo di carcere. Quando si avvicinava la data della stipula dell’atto notarile, trovava scuse per rinviare l’appuntamento. Alcune vittime, dopo aver protestato, sono riuscite a recuperare i propri soldi. La truffa è stata scoperta quando il legittimo proprietario dell’appartamento ha sentito voci sulla sua vendita e ha denunciato l’inganno.

Il portiere è stato arrestato e affronterà le accuse di truffa e violazione di domicilio. L’indagine continuerà per stabilire cosa sia successo ai 100.000 euro mancanti e come siano stati spesi, soprattutto considerando che circa 80.000 euro sarebbero stati regalati alla sua amante, che li avrebbe persi al casinò di Saint Vincent, in Valle d’Aosta. Lui stesso sembrava essere propenso a spendere profusamente: si sarebbe presentato come un avvocato facoltoso, offrendo cene e aperitivi alle commesse dei negozi che frequentava, nonostante il suo stipendio mensile fosse inferiore ai mille euro. La sua storia di vita avventurosa e le apparizioni televisive avrebbero contribuito a creare un’immagine di fiducia che avrebbe reso la sua truffa tanto efficace quanto dannosa per le vittime.

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