Così il Pontefice dopo l’Angelus di oggi, Domenica 8 Ottobre.
Concludendo il suo messaggio, il Papa ha espresso grande preoccupazione per la situazione di violenza in Israele, e ha invitato alla preghiera per la pace in questa regione e in altri paesi segnati da guerre e conflitti.
“Seguo con apprensione e dolore – ha affermato quanto sta avvenendo in Israele, dove la violenza è esplosa ancora più ferocemente, provocando centinaia di morti e feriti. Esprimo la mia vicinanza alle famiglie delle vittime, prego per loro e per tutti coloro che stanno vivendo ore di terrore e di angoscia. Gli attacchi e le armi si fermino, per favore, e si comprenda che il terrorismo e la guerra non portano a nessuna soluzione, ma solo alla morte e alla sofferenza di tanti innocenti. La guerra è una sconfitta: ogni guerra è una sconfitta! Preghiamo perché ci sia pace in Israele e in Palestina!”
Nel mese di ottobre, dedicato sia alle missioni che alla preghiera del Rosario, Papa Francesco ha invitato i fedeli a invocare, con l’intercessione di Maria, la pace per i paesi del mondo afflitti da guerre e conflitti. Inoltre, ha esortato a non dimenticare l’Ucraina, nazione che subisce sofferenze quotidiane.
Il Pontefice ha espresso gratitudine a coloro che hanno seguito e sostenuto con preghiere il Sinodo in corso, un evento ecclesiastico caratterizzato da ascolto, condivisione fraterna e comunione nello Spirito. Ha incitato tutti a affidare i lavori del Sinodo all’azione dello Spirito Santo.
Francesco ha salutato tutti i presenti, romani e pellegrini da varie parti del mondo, con un particolare saluto agli studenti e docenti del Centro Formativo Stimmatini di Verona, ai gesuiti del Collegio San Roberto Bellarmino di Roma, e ha inviato un caloroso saluto anche ai giovani dell’Immacolata.