Approccio rinnovato su migrazione e partenariati: L’intervento del Presidente Meloni a Granada.
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato a Granada alla riunione della Comunità Politica Europea e al Consiglio europeo informale. Durante un punto stampa al Palazzo dei Congressi, ha espresso soddisfazione per un testo che, a suo avviso, risponde meglio alle esigenze italiane riguardo la migrazione. Ha rilevato un cambiamento positivo nella percezione e negli intenti dell’Europa sulla questione, evolvendosi verso un approccio più pragmatico e legale, con l’obiettivo di combattere i trafficanti, fermare l’immigrazione illegale e gestire in modo appropriato la migrazione legale.
Meloni ha poi parlato di un incontro programmato con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in cui avrebbero discusso di possibili passi avanti, in particolare riguardo la dimensione esterna, gli accordi con il Nord Africa, e il Patto di migrazione e asilo.
Ha enfatizzato che la proposta italiana non si concentra sulla redistribuzione di persone che entrano illegalmente in Europa, ma piuttosto sull’arresto della migrazione illegale, un obiettivo che, secondo lei, potrebbe unire tutte le parti coinvolte. Ha espresso soddisfazione per l’andamento del dibattito sul Patto di immigrazione e asilo, sottolineando però che c’è bisogno di accelerare i progressi sulla dimensione esterna.
Riferendosi al Piano Mattei, ha menzionato che l’Italia sta finalizzando una normativa sulla governance del piano e che sarà presentato a una conferenza Italia-Africa all’inizio di novembre, successivamente al parlamento e alle istituzioni europee.
Rispondendo a una domanda sui commenti del Presidente della Tunisia riguardo al rifiuto dei fondi dell’UE, Meloni ha ipotizzato che il leader tunisino stesse parlando principalmente al suo pubblico interno. Ha concordato con l’affermazione che il rapporto con i paesi del Nord Africa non dovrebbe basarsi semplicemente sul pagamento per contenere la migrazione illegale. Secondo Meloni, è necessario un partenariato strategico equo che sostenga lo sviluppo, poiché la Tunisia affronta sfide significative con la migrazione illegale. Ha espresso la speranza di continuare a lavorare su un partenariato strategico reale, con il supporto della Commissione Europea.