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Medicina e Salute

Mare: attenzione al pesce scorpione, avvistato in Calabria

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ISPRA: nelle acque calabresi sono stati avvistati due esemplari di pesce scorpione.

Lo Pterois miles è una specie aliena proveniente dal Mar Rosso. Il primo esemplare è stato catturato pochi giorni fa a Le Castella – KR da pescatori professionisti a una profondità di circa 24 metri, mentre il secondo è stato avvistato e fotografato il 25 giugno durante un’immersione ricreativa lungo le coste di Marina di Gioiosa Ionica (RC) da un subacqueo a una profondità di circa 12 metri.

Gli avvistamenti sono stati prontamente segnalati all’ISPRA, alla Capitaneria di Porto di Crotone e al progetto AlienFish dell’Ente Fauna Marina Mediterranea, in collaborazione con il CNR-IRBIM – Istituto per le Risorse Biologiche e le biotecnologie Marine, nell’ambito della campagna di allerta Attenti a quei 4!.

Originario del Mar Rosso e penetrato nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, il pesce scorpione ha già colonizzato le regioni orientali del Mediterraneo con numerose popolazioni e si sta rapidamente diffondendo verso ovest, favorito dall’aumento delle temperature. Questa specie è stata segnalata per la prima volta in Italia nel 2016, nella Sicilia sud-orientale, ed è una delle specie invasive più pericolose al mondo, con un notevole impatto ecologico sulle coste dell’Atlantico occidentale.

Il pesce scorpione è commestibile e le sue carni sono apprezzate, ma bisogna fare attenzione a maneggiarlo, poiché presenta spine velenose molto lunghe e sottili sulle pinne dorsali, anali e pelviche. La puntura di queste spine può causare gravi danni, in alcuni casi anche con esito letale. È importante sottolineare che il veleno rimane attivo dalle 24 alle 48 ore dopo la morte del pesce, quindi anche gli esemplari morti da diverse ore possono rappresentare un pericolo, come quelli che potrebbero essere presenti sul mercato.

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