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Papa Francesco: la dottrina della Chiesa è uno stile di vita

Papa Francesco 15 marzo 2017

Nella Sala Clementina si è tenuto ieri, Lunedì 5 giugno 2023, il convegno internazionale della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice. Durante l’evento, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza della memoria nel costruire il futuro e ha esortato a pensare e agire in termini di comunità.

Il Papa ha espresso la sua gratitudine per il lavoro prezioso svolto dalla Fondazione negli ultimi trent’anni, evidenziando il loro impegno nello studio e nella diffusione della Dottrina sociale della Chiesa. Ha sottolineato che tale dottrina non è solo teoria, ma può diventare uno stile di vita virtuoso per creare società degne dell’umanità.

Il Pontefice ha richiamato l’attenzione sul pericolo di un’economia malsana, che produce scarti e alimenta una “globalizzazione dell’indifferenza”. Ha incoraggiato coloro che operano nel campo economico a considerare la centralità della persona, a valorizzare il lavoro e a cercare il bene per tutti.

Riferendosi all’Enciclica Laudato si’, il Papa ha evidenziato l’interconnessione tra la questione ambientale e quella sociale, sottolineando che la cura dell’ambiente e l’attenzione ai poveri sono inseparabili. Ha sottolineato l’importanza di riscoprire la fraternità e l’amicizia sociale per contrastare l’individualismo che può portare alla perdita della gioia di vivere e persino della vita stessa.

Il titolo scelto per il convegno, “La memoria per costruire il futuro: pensare e agire in termini di comunità”, è stato citato dal Papa, richiamando un discorso tenuto ai movimenti popolari nel 2014. Ha sottolineato che la solidarietà è molto più di atti di generosità sporadici, ma implica pensare e agire in termini di comunità, mettendo al centro la vita di tutti anziché l’appropriazione dei beni da parte di pochi.

Papa Francesco ha fatto riferimento al passo del Vangelo in cui Gesù afferma che non si può servire due padroni, sottolineando che si può scegliere di servire Dio o i soldi, e che bisogna riflettere su questo messaggio. Ha citato il giurista italiano Paolo Grossi, secondo cui la comunità rappresenta un salvataggio per i deboli e dà voce a coloro che non hanno voce.

Il Papa ha sottolineato che affinché la comunità diventi un luogo accogliente e in cui chi non ha voce possa essere ascoltato, è necessario fare spazio agli altri e basare la comunità sull’etica del dono anziché dello scambio. Ha citato il poeta Giampiero Neri, che affermava che le persone umili e silenziose che occupano solo lo spazio necessario lasciano un grande vuoto quando se ne vanno.

Il Pontefice ha concluso invitando tutti a pensare e agire in termini di comunità, facendo spazio agli altri e immaginando un futuro in cui “ciascuno possa trovare il suo posto e avere il suo spazio nel mondo. Una comunità – ha affermato – che sa dar voce a chi non ha voce è ciò di cui tutti abbiamo bisogno”.

“Il lavoro prezioso della Fondazione Centesimus Annus – ha spiegato Papa Francesco – può essere anche questo: contribuire a un pensiero e a un’azione che favoriscano la crescita di una comunità in cui camminare insieme sulla via della pace”. Il Pontefice ha concluso l’incontro benedicendo i partecipanti al convegno e chiedendo di pregare per lui.

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