Incontro del presidente Meloni con il Primo Ministro dei Paesi Bassi Rutte.
Tra i temi affrontati da Meloni e Rutte l’immigrazione in Europa e la lotta contro i trafficanti di esseri umani; il conflitto in Ucraina; l’economia e i fondi europei; le relazioni tra i due paesi. Il presidente Meloni nelle dichiarazioni con Rutte alla stampa dopo l’incontro ha affermato la propria soddisfazione per la risposta della Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, “che tiene in considerazione, riprende le conclusioni che avevamo avuto nell’ultimo Consiglio europeo, nelle quali si conferma un cambio di approccio rispetto alla questione migratoria”.
Il Presidente Meloni accoglie a Palazzo Chigi il Primo Ministro del Regno dei Paesi Bassi Rutte
Video e testo delle dichiarazioni alla stampa con il Primo Ministro dei Paesi Bassi Rutte
Buon pomeriggio a tutti.
Lungo, proficuo, cordiale incontro bilaterale, il primo di un Primo Ministro dell’Unione europea qui in Italia, con il Primo Ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte, con il quale già c’è uno storico di rapporti in seno al Consiglio europeo. Italia e Paesi Bassi vivono un periodo molto proficuo nei loro rapporti bilaterali, suggellato anche dalla recente visita del Presidente Mattarella.
Con il Primo Ministro Rutte abbiamo avuto nelle nostre prime occasioni di lavoro insieme un approccio molto concreto e molto pragmatico ai principali dossier in discussione al Parlamento europeo. Quindi anche se non sempre le posizioni dei due Paesi, nel rispetto dei reciproci interessi nazionali, sono esattamente le stesse, voglio dire che mi sono trovata di fronte a una persona lucida, pragmatica, concreta, che ha voglia di trovare soluzioni. É lo stesso approccio che l’Italia sta avendo e che abbiamo discusso anche nella giornata di oggi.
Penso a uno dei temi più complicati del dossier europeo che è il tema delle migrazioni. Noi abbiamo discusso nell’ultimo Consiglio europeo con Mark Rutte in maniera molto pragmatica e forse qualcuno è stato stupito dal fatto che quando siamo entrati nella riunione del Consiglio europeo avevamo una visione comune, sul fatto che l’Europa dovesse affrontare questo problema come tema europeo e che dovesse farlo, non in base alla contrapposizione tra movimenti primari e movimenti secondari, ma partendo dalla difesa dei confini esterni e quindi dalla lotta ai trafficanti.
Un tema che, per quello che riguarda l’Italia, ma spero non solo l’Italia, diviene ancora più rilevante e importante anche all’indomani della tragedia che si è consumata a Cutro, sulla quale domani il Consiglio dei Ministri terrà una riunione proprio per affrontare il tema migratorio. Come sapete, e lo sa il Primo ministro Rutte, ho scritto su questo una lettera alle massime istituzioni europee: alla Presidente von der Leyen, al Presidente Michel e al Presidente di turno del Consiglio europeo Kristersson.
Sono soddisfatta della risposta che è arrivata dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, che tiene in considerazione, riprende le conclusioni che avevamo avuto nell’ultimo Consiglio europeo, nelle quali si conferma un cambio di approccio rispetto alla questione migratoria. La consapevolezza di un problema europeo che va affrontato a livello europeo, la consapevolezza della necessità di combattere i traffici e i trafficanti di vite umane, anche per salvare la vita delle persone, la cooperazione con i Paesi africani.
Anche questo è stato un tema discusso con il Primo Ministro Rutte: su questo siamo d’accordo e riteniamo che il prossimo Consiglio europeo a fine mese debba fare dei passi in avanti concretamente sulla materia migratoria, particolarmente sul tema della rotta del Mediterraneo centrale e della cooperazione con i Paesi africani.
Anche sui temi economici al centro del prossimo Consiglio è essenziale il dialogo tra Italia e Paesi Bassi come lo è stato nell’ultimo Consiglio europeo. Come sapete, l’Italia auspica da questo punto di vista risposte coraggiose che per noi significa soprattutto flessibilità nell’utilizzo dei fondi esistenti per non creare disparità nel mercato unico, nel momento in cui si sceglie di intervenire su un allentamento delle regole sugli aiuti di Stato. E poi comincerà il dibattito sulle regole della governance nelle quali credo che si debba tenere in considerazione anche le scelte che stiamo facendo per aiutare le nostre imprese.
Noi crediamo che le nuove regole sulla governance, in particolare il Patto di stabilità e crescita, debbano ottenere maggiormente in considerazione il tema di un equilibrio tra la stabilità e la crescita, che sono entrambi necessari.
Con il Primo Ministro Rutte abbiamo parlato anche della guerra di aggressione russa all’Ucraina. Siamo due nazioni che sono in prima fila sul sostegno all’Ucraina, per cui da questo punto di vista ci troviamo assolutamente dalla stessa parte e abbiamo discusso di come implementare, coordinare ancora meglio, la nostra assistenza all’Ucraina che continuerà sia a livello bilaterale sia a livello multilaterale, a 360 gradi.
Mark e io abbiamo anche discusso delle relazioni bilaterali tra Italia e Paesi Bassi, abbiamo discusso di lotta alla criminalità organizzata, sulla quale sono molto orgogliosa del fatto che i Paesi Bassi considerino il modello italiano nella lotta alla mafia un modello al quale fare riferimento. Ma oggi sappiamo che il tema è internazionale, che le reti si stanno allargando e allungando e che quindi è fondamentale che la cooperazione avvenga anche e soprattutto a livello internazionale. Su questo siamo pronti a collaborare. I nostri rapporti economici sono molto forti: parliamo di più di 43 miliardi di euro di interscambio, un dato che è migliorato nel 2022. I Paesi Bassi sono il primo investitore in Italia, in Olanda operano oltre 500 aziende italiane, oltre 16.000 dipendenti. Sono molti i settori sui quali pensiamo di avere margini di crescita in questo nostro rapporto bilaterale, penso infrastrutture, energie rinnovabili, lo spazio.
Le frontiere delle scelte strategiche sono tutte frontiere che ci vedono coinvolti entrambi. Intendiamo anche implementare la nostra collaborazione nel settore dell’industria della Difesa, perché su questo i nostri rapporti e la nostra cooperazione sono stati qui fin qui molto proficui e molto forti e chiaramente, con la situazione internazionale che viviamo, è sempre più importante che su queste materie si riesca ad essere uniti.
Ringrazio quindi Mark per questa visita, lo ringrazio per la sua cortesia e per il suo pragmatismo e sono molto contenta del fatto che si riesca insieme a trovare soluzioni concrete ai temi strategici e centrali del nostro tempo. Grazie Mark.