Rezza, direttore generale per la Prevenzione presso il Ministero della Salute, commentando l’ultimo report di monitoraggio Covid-19, ha spiegato che sta continuando a diminuire l’incidenza, con 52 casi su 100mila abitanti. Appare però una lieve tendenza all’aumento dell’ Rt, 0,73. Mentre il tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva scende rispettivamente al 5,4% e al 1,6%. Tutti gli indicatori mostrano quindi una evoluzione positiva, e la situazione epidemiologica nel nostro Paese sembrerebbe sotto controllo.
“Continua a diminuire il tasso di incidenza di casi di Covid-19 nel nostro paese, e questa settimana l’incidenza si fissa a 52 casi per centomila abitanti. Per quanto riguarda l’Rt invece vediamo una lieve tendenza all’aumento: siamo a 0,73 però ben al di sotto della soglia epidemica. Il tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva è rispettivamente al 5,4 e al 1,6 per cento. Quindi notiamo ancora una tendenza alla flessione, quindi ad una ulteriore decongestione delle strutture sanitarie. Quindi tutti gli indicatori mostrano ancora un’evoluzione positiva e la situazione pare essere al momento sotto controllo.”
Il monitoraggio settimanale Covid-19, report 30 gennaio – 5 febbraio 2023
Gli headline del monitoraggio della Cabina di Regia relativi alla settimana 30 gennaio – 5 febbraio 2023:
- L’incidenza di nuovi casi identificati e segnalati con infezione da SARS-CoV-2 in Italia è in lieve diminuzione rispetto alla precedente settimana di monitoraggio. Si riduce anche l’impatto sugli ospedali con tassi di occupazione dei posti letto in lieve diminuzione sia nelle aree mediche che nelle terapie intensive.
- Si ribadisce la necessità di continuare ad adottare le misure comportamentali individuali e collettive previste e/o raccomandate, l’uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento.
- L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto clinico dell’epidemia. Si sottolinea l’importanza dei richiami vaccinali negli anziani e nei gruppi di popolazione più fragili, anche considerando la progressiva riduzione dell’effetto protettivo contro l’infezione per SARS-CoV-2 con il passare del tempo, sia dall’infezione pregressa che dalla vaccinazione.