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Alert e emergenze

Allarme Vespa orientalis: come riconoscerla e come proteggersi

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Quanto è diffusa, dove nidifica e quanto è pericolosa la Vespa orientalis.

Continua in Italia l’emergenza Vespa orientalis, insetto imenottero che ha una pericolosità per gli esseri umani paragonabile a quella del calabrone europeo – Vespa crabro, con cui è strettamente imparentata. È infatti definita pure calabrone orientale. L’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha pubblicato un documento con le FAQ, le domande frequenti sulla Vespa Orientalis, per capirne le caratteristiche, la diffusione, e i rischi connessi.

Come individuarla

È lunga da 3 a 5 cm, con una dimensione simile quindi al calabrone europeo. A differenza di questi ha una colorazione rossiccia del corpo, e una sola banda gialla nella parte finale dell’addome.

Dove nidifica

Anche in questo caso ha abitudini simili al calabrone europeo. Nidifica quindi sia in cavità naturali, ovvero alberi e buchi nel terreno, sia in ambienti umani: soffitte,  intercapedini, cassettoni di serrande, camini.

È una specie aliena o autoctona in Italia?

L’ISPRA spiega che la Vespa orientalis è una specie nativa in Italia. Storicamente era presente in Campania, Sicilia e Calabria. Ad oggi si sta però espandendo anche nel Centro e Nord ltalia.

La sua espansione è connessa ai cambiamenti climatici

Il calabrone orientale sta aumentando progressivamente la propria presenza in tutto il paese, a causa probabilmente dei cambiamenti climatici, e di un clima sempre più caldo al Centro e al Nord.

Quanto è pericolosa ?

Vespa_orientalis_WIkipedia-untiloneL’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale precisa che la Vespa orientalis ha una pericolosità per l’uomo “del tutto comparabile a quella del calabrone europeo”. Non è quindi di solito particolarmente pericolosa, a meno di subire più punture, che aumentano così la quantità di veleno in circolo nell’organismo.

O di avere individuali allergie o ipersensibilizzazioni, che possono portare a uno choc anafilattico molto pericoloso. La vespa, spiega sempre l’ISPRA, è “particolarmente aggressiva nei confronti delle api del miele e può quindi provocare danni ingenti alla produzione di miele e ad altri prodotti apicoli”.

Il pericolo delle razioni anafilattiche

In caso di reazione anafilattica il veleno della vespa interferisce con il corretto funzionamento delle vie respiratorie, e causa affanno o persino soffocamento. Nei casi più gravi diventa necessario praticare una tracheotomia e lo choc può portare pure alla morte.

Come ci si può proteggere ?

Le precauzioni per evitare la puntura della Vespa orientalis sono le stesse che si usano per evitare la puntura di altre vespe o di calabroni europei. Opportuno controllare quindi preventivamente la presenza di nidi, e nel caso se ne trovasse uno richiedere I’intervento per disinfestare “ai soggetti competenti: Vigili del Fuoco, Protezione Civile, ditte specializzate.”

Immagini: fonte Wikimedia.

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