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Giornalisti: più denunce per atti intimidatori

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Il ministro dell’Interno Lamorgese: significativo aumento delle denunce contro atti intimidatori verso giornalisti.

Le denunce sono connesse anche ad intimidazioni per le attività di informazione sulla pandemia Covid-19.

Il ministro Lamorgese ha presieduto ieri mattina la riunione del Centro di coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti. Nel corso dell’incontro sono stati valutati i report relativi al 2021 e primo trimestre del 2022.

“Negli ultimi due anni – ha affermato Lamorgese – grazie allo sforzo comune di prefetture, Forze di polizia e rappresentanti centrali e territoriali dell’Ordine dei giornalisti e della Federazione nazionale della Stampa abbiamo intensificato il monitoraggio registrando un significativo incremento degli atti intimidatori denunciati e degli episodi di attacchi sul web, se non di aggressioni fisiche ai danni dei cronisti, connessi anche alle campagne informative sull’emergenza pandemica”

All’incontro di coordinamento hanno partecipato il capo di gabinetto Bruno Frattasi, il vice capo della Polizia Maria Luisa Pellizzari, il presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti Carlo Bartoli, la Consigliera segretaria Paola Spadari e il segretario generale della Federazione nazionale Stampa italiana Raffaele Lorusso.

Denunciare sempre

Nonostante vi sia stata “una lieve inversione di tendenza registrata nei primi tre mesi del 2022, rispetto al primo trimestre del 2021”, la titolare del dicastero dell’Interno ha affermato di essere “convinta che vada riservata la massima attenzione a questi episodi perché tutelare la libertà di stampa significa difendere la nostra democrazia”. Lamorgese ha anche ricordato “l’importanza di procedere sempre alla denuncia al fine di consentire alle forze di polizia e all’Autorità giudiziaria di avviare le indagini e così di far emergere il fenomeno”.

Con riferimento al 2021, comunica il Ministero dell’Interno, “il report pubblicato dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale della Polizia criminale – Dipartimento della Pubblica sicurezza, evidenzia  un aumento degli episodi censiti con 232 casi rispetto ai 163 del 2020. Invece, da una proiezione relativa al primo trimestre del 2022, contenuta nel report elaborato ad aprile 2022, gli atti intimidatori risultano in decremento: 44 casi dal 1° gennaio al 31 marzo di questo anno rispetto ai 63 casi del medesimo periodo dello scorso”.

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