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Diritti e inclusione

Ucraina: il ministro Orlando ha incontrato la direttrice regionale UNICEF Europa, Afshan Khan

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Orlando ha incontrato la direttrice regionale UNICEF Europa, Afshan Khan su Child Guarantee e impatto crisi ucraina sui bambini.

Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando ha incontrato ieri la direttrice regionale UNICEF per l’Europa e l’Asia Centrale e coordinatrice speciale per la risposta rifugiati e migranti in Europa, Afshan Khan, accompagnata dal direttore generale Unicef Italia, Paolo Rozera e da Anna Riatti, coordinatrice del programma in Italia dell’ufficio UNICEF per l’Europa e l’Asia Centrale.

Tra i vari argomenti al centro dell’incontro, quello dei minori stranieri non accompagnati e l’evoluzione della situazione in merito al conflitto in Ucraina e più in generale gli effetti determinati dalle crisi globali.

Durante il colloquio è stato espresso apprezzamento per la qualità del lavoro svolto dall’Italia in preparazione del Piano Nazionale Child Guarantee e per la risposta immediata ed efficace che è stata data soprattutto sui flussi migratori di minori e loro madri provenienti dall’Ucraina. Unicef ha apprezzato in particolare non solo l’impegno profuso nei confronti dei bambini nei primi anni di vita, ma anche nella fase adolescenziale e preadolescenziale. Il ministro Orlando ha ringraziato UNICEF per la proficua collaborazione che ha portato a compimento la prima fase della Garanzia infanzia, con la Child Guarantee Pilota e ad arricchire il Piano d’azione nazionale della Garanzia Infanzia. In particolare è stato apprezzato l’impegno di Unicef con lo Youth Advisory Board per la partecipazione attiva dei ragazzi e delle ragazze alla definizione del Piano stesso. La collaborazione con UNICEF continuerà anche nella fase di sviluppo e monitoraggio della Child Guarantee.

Il ministro Orlando ha sottolineato come una particolare attenzione va rivolta a una possibile crescita dei flussi migratori legati agli effetti della guerra, non solo provenienti dall’Ucraina, che raccomandano un’innovazione negli strumenti e l’esigenza di una gestione integrata a livello europeo. L’attenzione è stata poi focalizzata su alcune priorità, valorizzando il modello di intervento di progetti innovativi come Get Up! (rivolto a giovani di tutta Italia):

  • unire le forze di tutti i ministeri coinvolti, con una visione condivisa;
  • supportare appieno le municipalità e il costante monitoraggio della situazione in merito ai minori stranieri non accompagnati in ingresso nel Paese;
  • implementare il Piano Nazionale Child Guarantee in maniera da investire ancor più in prima persona tutti gli stakeholders coinvolti;
  • continuare, d’accordo con Unicef, a sviluppare azioni a supporto della salute mentale dei minori e della loro integrazione sociale da accompagnare con una forte azione di sostegno e formazione di tutti coloro che sono a contatto con i ragazzi e le ragazze, in tutti gli ambiti della loro vita;
  • incrementare le attività di supporto rivolte alle aree più interne dell’Italia e in particolare al Mezzogiorno.

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